SICILIA DOLCE SICILIA
SANREMO - PORTO ERCOLE (La Feniglia)
Eccoci nuovamente qui, in viaggio.
Colgo l'occasione per salutare, con tutto il 💖, amici, parenti e amici che sono qualcosa di più che vengono con noi in vacanza, curiosano piacevolmente, ammirano le foto e ai quali diamo spunti di conversazione o ai quali facciamo tornare qualche ricordo che sembrava perduto.
Dopo la Scozia abbiamo fatto qualche altra uscita che non ho documentato... perché mi è venuto il "Blocco dello scrittore" 😱. L'emergenza Covid ha fatto il resto.
Quando Guido mi ha proposto la Sicilia sono andata a comprare un altro costume 😎. Il viaggio fatto nel 2005, con i bambini, lo ricordo come un sogno e il territorio, la cucina, il mare, la cucina, la gente, la cucina e tutto quello che gira attorno a questa isola, davvero speciale (anche i pesci girano intorno a quest'isola... 🐟)
I preparativi per il viaggio sono stati abbastanza lunghi, solo perché, sempre a causa del Covid e del tempo trascorso a casa, ho fatto un bellissimo orto che poi mi si è ritorto contro e, ancora oggi prima della partenza, ho grattugiato zucchine, lessato fagiolini e passato pomodori.
Il viaggio scorre sereno finché Guido non dice "Dai! Fino a Savona siamo arrivati lisci come l'olio". Detto fatto iniziano i cantieri.
Prima di Genova il navigatore tenta il suicidio. Sullo schermo la vettura viaggia nel verde, nessuna traccia di autostrada sul monitor.
A Pegli un frontale su un tratto a ... ci costringe ad uscire.
I cantieri finiranno dopo Rapallo; 180 chilometri di autostrada in 3 ore e mezza. Pazienza
Cantando e smangiucchiando, lasciandoci alle spalle un meraviglioso tramonto, tranquillamente arriviamo a destinazione.
19 LUGLIO 2020
PORTO ERCOLE praticamente SPIAGGIA DELLA FENIGLIA
Ci alziamo con calma e, con le nostre bici, ci inoltriamo nella Riserva Naturale della Duna della Feniglia.
E' un posto fantastico. Una lunga lingua di sabbia che divide il mare di Porto Ercole dalla laguna di Orbetello. La duna ha una fitta vegetazione di pini marittimi, sughere, ginepri e altri arbusti tipici della macchia mediterranea.
La fauna pare sia composta da daini, cinghiali, volpi o almeno è quello che dicono i numerosi cartelloni lungo i sentieri. Questi animali, sicuramente intelligenti, non si fanno vivi tra i turisti.
Invece è forte il rumore delle cicale che popolano il fitto bosco e che si "spengono" sulla spiaggia dove si sentono solo le voci, felici, dei bambini che giocano.
Si entra nella riserva solo a piedi o in bici. Ogni tanto un varco permette l'accesso alla lunga spiaggia naturale (circa 7 chilometri).
E' domenica e c'è molta gente. Questa lingua di sabbia mi piace sempre. Senza bagnanti è davvero selvaggia. Con le persone è particolare. Qui la gente usa i tronchi portati dalle mareggiate per fare improvvisate ma solide capanne dalle forme più bizzarre che durante le giornate di mare vengono personalizzate da mezzeri e ombrelloni colorati.
Noi lasciamo la spiaggia per ultimi e notiamo con piacere che le numerose persone che hanno vissuto, come noi, questo splendido posto, hanno lasciato tutto perfettamente pulito. Non si vede una carta, una bottiglia o anche solo una qualunque cosa rubata dalla brezza marina che ci ha accompagnato per tutta la giornata (e che aveva un conto aperto col nostro ombrellone...)
Costeggiando la laguna, con le luci delicate del tramonto, piano piano pedaliamo fino al camper.
Ogni tanto qualche cantiere, ma poca roba e qualche cartello fuorviante...
Superiamo una serie di regioni: Toscana, Lazio, Campania, Basilicata e entriamo in Calabria.
La strada ci regala scorci particolari.
Dieci minuti dopo aver parcheggiato, siamo sulla spiaggia a fare il bagno (a gentile richiesta questo bagno è per "la Manu"...si accettano prenotazioni 😁). L'acqua è tiepida e subito profonda. Uno spettacolo!!!
Stromboli "sfumacchiante" fa capolino all'orizzonte.
Ceniamo sul mare, nel senso che il ristorante è una terrazza proprio sull'acqua. Non andrei più via.
Ammiriamo una serie di antichi palazzi ricchi di decori, stucchi e terrazzini con ferri battuti che spesso sono tutti diversi tra loro.
Le terrazze del paese offrono incantevoli panorami sul mare.
Il resto domani... Buonanotte da Tropea
21 LUGLIO 2020
TROPEA ...tra mare e cipolle..
Notte silenziosa e tranquilla, senza zanzare, un po' calda.
Alle otto arriva il venditore di pane, alle nove il pesce fresco si piazza dietro di noi.
Comunque tutto simpatico e tranquillo.
L'area "Da Ciccio" è forse la più bella in cui sono stata. A 50 metri dal mare, a 20 dallo scalone che porta al centro storico. Servizi impeccabili,pulita, silenziosa, ombrosa.
Curata in ogni minimo dettaglio.
Bello, bello bello.
Sveglia comoda e poi solo mare. Questo era il programma e non ci perdiamo.
Raggiungiamo la fantastica spiaggia passando da qui...
Bagno in acqua cristallina. Guido legge seguendo l'ombra dell'ombrellone. Io leggo scansando la stessa ombra. Ho scaricato "L'enigma della camera 622"sul kindle, malgrado avessi parecchi libri com me. Guido è in compagnia dei Florio e dei loro Leoni di Sicilia (scelta azzeccata.. e affascinante).
Alzo gli occhi e vedo questo... distesa sull'asciugamano... è solo una questione di punti di vista.
Bagno libro, bagno libro...
Poi doccia e su, in paese, per un piatto di prodotti tipici. Salumi, formaggi e vino corposo...anche troppo...
Un gelato da Nonna Rosa e si torna a casa.
Quando al supermercato vedrò delle cipolle rosse, ricorderò solo questo...
Domani ci aspetta la Sicilia
Notte a tutti
22 LUGLIO 2020
TROPEA - Spiaggia SANTO STEFANO (Pachino..come il pomodoro)
Sveglia...solo perché c'è lui, l'uomo della colazione. Io sono la "donna di Genova", quella che cantava Baccini... che legge il giornale, assaporando la colazione pronta
Si parte per la Sicilia e, dopo pochi chilometri, rischiamo di restare incastrati sotto un cavalcavia senza cartello che indica l'altezza. Il camper dietro di noi si ferma e... ecco arrivare il pronto intervento. Una Jeep del RPC di Reggio Calabria interviene prontamente e gentilmente a regolare la viabilità, dopodiché ci scorta fino a raggiungere la strada corretta, senza rischi. I due agenti oltre che educati, sono professionali e sorridenti.
Tropea, piccola, felice, bella, ben organizzata in tutto, ci stupisce anche in questa occasione.
Non resistiamo e, pur sapendo che ci impicceranno per tutto il viaggio, acquistiamo una treccia di cipolle, che fin da subito, non sappiamo dove mettere...
La strada è panoramica e suggestiva.
Arriviamo a Villa San Giovanni e in un attimo.. FACCIAMOILBIGLIETTTOCIMETTIAMOINCODASALIAMOSULTRAGHETTOSCENDIAMODALCAMPERFACCIAMOPIPIRISALIAMOSULCAMPERE... siamo in Sicilia 😊
Veramente io ho il tempo di acquistare un arancino e un cannolo che saranno aperitivo e dolce del nostro pranzo a base di pesce spada di Tropea con pomodorini del mio super orto.
A Messina entriamo subito in autostrada, superati da una mamma, su Mercedes classe A nera, con due figli tra i 10 e i 12 anni, entrambi senza cintura sul sedile anteriore al finestrino ... PROBABILMENTEPERNONFARLILITIGARE... Siamo sbalorditi.
Le auto sembrano telecomandate. Molti vanno come matti, si attaccano alle auto che li precedono, non hanno chiaro il significato di corsia di accelerazione...
La meta è la spiaggia di Calamosche nella Riserva Naturale di Vendicari, ma ci troviamo a percorrere un tratto di strada sterrato ad una sola corsia con le auto che tornano dal mare e non riescono proprio a smaterializzarsi. Probabilmente ci saremmo anche arrivati se un signore, con una Golf, superandoci da dietro, piano (per fortuna), non ci avesse picchiato dentro con lo specchietto lato passeggero. Risultato: noi una rigaccia nera sul montante posteriore, lui uno specchietto disintegrato.
...Noi eravamo fermi in uno spiazzo per permettere alle auto, che ci venivano incontro, di passare.
Cambio rotta. Spiaggia di San Lorenzo (Pachino)
Le correnti hanno portato via la sabbia e la meravigliosa spiaggia è ridotta a poca roba tra una serie di abitazioni costruite fino a ridosso del mare. Le recinzioni, alcune sospese nel vuoto per via dell'erosione marina, arrivano a pochi centimetri dall'acqua.
Però troviamo una zona dove le tartarughe Caretta Caretta hanno deposto le uova.
L'agricampeggio in cui sostiamo è molto accogliente. Il proprietario porta i bambini a fare i giri sul trattore. E' tutto molto familiare. Ci sono grandi tavoli e una zona barbecue.
Andando a fare la doccia Guido NOTA un camper NOTO. E' quello di Carlo e Patrizia, cugini friulani... Così incontriamo finalmente il famoso figlio di Patrizia, con moglie e figlia piccola piccola.
Sappiamo tutto di loro, da anni, ma non li abbiamo mai visti.
Laura, Adriano e Vera, giovani (soprattutto Vera), carini, amanti del camper e delle escursioni, curiosi, con la loro bimba stupenda. Insomma trascorriamo alcune piacevoli ore insieme, dopo cena.
Nel frattempo abbiamo trovato un posto per le cipolle... Almeno per la notte...
23 LUGLIO 2020
SAN LORENZO - MODICA - SCICLI (Vicata) - PUNTA SECCA
Eccomi, aggiungendo una bella dose di caffè e il Corriere della Sera on line, questa è la mia sveglia...non male... Granita alla mandorla e al pistacchio...
L'idea era di fare solo mare, invece è più forte di me, vorrei andare a Scicli... ma.. di strada c'è pure Modica, che ricordo bene, però un saltino...
Guido non è capace di dirmi di no, così, dopo aver salutato i nostri nuovi amici BISIACCHI (mi preme specificarlo perché ho avuto "ritorsioni parentali" dal momento che ieri ho scritto Friulani e.. in effetti sono Giuliani e il "Friuli Venezia Giulia" ESISTE!!! 😏😇) siamo partiti per una delle capitali del Barocco siciliano.
Avrei dovuto fotografare ogni scorcio, ogni terrazzino, ogni gatto adagiato all'ombra, ogni vaso, ogni persiana aperta o chiusa...
GIOIELLI DI PIETRA
Un numero di Meridiani, dedicato alla Sicilia, intitola così un articolo sul Barocco siciliano.
Il terremoto del 1693 rase al suolo la Sicilia sudorientale, la ricostruzione diede origine a questo stile che è davvero bellissimo, caratteristico...
(cioccolato e volti scolpiti mi fanno tornare in mente Maja e Atzechi visti anni addietro)
Poi, vista l'ora consona (mezzogiorno di fuoco), decidiamo di raggiunger il Pizzo belvedere...😉
Arriviamo al Pizzo alle 13. Mi lamento, ma in realtà, i vicoli meravigliosi che abbiamo affrontato in salita per ammirare questo panorama mozzafiato, erano ventilati e così ricchi di scorci che la passeggiata non è stata affatto impegnativa.
Torniamo al Duomo, sempre col naso per aria a cercare chi sorregge il loggione successivo.
Ci fermiamo per uno spuntino al Bar al Duomo, i gestori gentilissimi, ci coccolano e ci saziano.
Quindi scendiamo a Modica Bassa, in un tripudio di bouganvillea rosa, viola e fuxia.
"Giù" incontriamo Palazzo Tedeschi..
Ancora qualche giretto tra i vicoli bianchi di Modica e ci spostiamo nella vicina Scicli.
Anche Scicli è patrimonio Unesco. E' piccola, un gioiellino.
Anche qui il Barocco ci riempie gli occhi con volti severi o "beffardi" che impreziosiscono o alleggeriscono le facciate dei palazzi storici.
Piazza Italia, la piazza principale, offre notevoli esempi.
Quattro passi e arriviamo alla chiesa di San Bartolomeo che custodisce al suo interno un enorme presepe antico con statue napoletane in legno di tiglio.
Torniamo verso il centro per ammirare il palazzo Beneventano, forse il più bello di tutta la Sicilia,
Figure fantastiche, "mascheroni" , stemmi e stucchi lo arricchiscono in modo unico.
...l'ufficio del nostro Commissario dai "cabasisi rotanti"...
... e quello del Sindaco che in realtà accoglie nella fiction il questore di Montelusa.
Ci ritroviamo, casualmente, con la coppia con la quale ieri abbiamo condiviso la visita al municipio di Scicli. Simpatici e carini. Chiacchierando del più e del meno, scopriamo che si sarebbero dovuti sposare a giugno e ora sarebbero dovuti essere in California in Honey Moon...
Nel frattempo sento mia mamma che mi rimprovera, pure lei, per aver usato la parola "friulani" (probabilmente questa notte mi apparirà in sogno la nonna Maria che mi darà il resto...). Mi scuso anche con lei e cancello dal mio vocabolario il Friuli, come ho già fatto col Molise (che non esiste...), d'ora in poi solo Venezia Giulia...😀
Questa "scultura" mi rallegra e mi ricorda che proprio qui con Guido abbiamo festeggiato i nostri 10 anni di matrimonio. Il 30 di questo mese saranno 25...💖
...alla statua di sabbia manca un fumetto..."CHE BELLA STORIA..."
Raggiungiamo la Torre. Ricordiamo solo una piccola gelateria. Ora il centro ha ristoranti, bar e qualche negoziato. E' molto intimo.
La famosa terrazza di Montalbano è presa di mira per le foto.
Noi prendiamo di mira anche il bar accanto e ci concediamo un ottimo aperitivo...
...ammirando un altro spettacolare tramonto sul mare
Uno dei miei ricordi qui va ad un pianto liberatorio, osservando i miei bambini che facevano il bagno, subito dopo aver deciso di accettare di entrare di ruolo alle scuole superiori. Lavoravo alle elementari; lasciavo una prima elementare di "dolci pulcini" e avevo deciso di lasciare tutto per intraprendere l'attività a cui avevo dedicato gran parte della mia vita. La scelta era stata solitaria e difficile, a distanza di 15 anni penso sia stata quella giusta...
Torniamo al camper dove ci aspettano i calamari
A domani
25 LUGLIO 2020
PUNTA SECCA - MARINA DI RAGUSA - PUNTA SECCA
Questa giornata inizia con una augurio speciale ai miei genitori che oggi festeggiano 56 anni di matrimonio 💖 Oggi tutti i brindisi saranno dedicati a loro... e noi beviamo..😍
Questa mattina Guido era prontissimo, credo abbia dormito con gli spiccioli nelle tasche del pigiama per essere pronto all'arrivo di "PANE E BRIOCHES".
Dopo colazione partiamo per Marina di Ragusa, sei chilometri di strada, panoramica, lungomare, con un ultimo tratto di ciclabile.
ON "BICH" TO THE BEACH...
L'obiettivo è raggiungere la spiaggia "LaOla" della sorella di Claudia, la giovane e simpatica collega di Guido che è di questa zona. Trascorriamo una giornata unica!
La spiaggia è molto bella, una lunga lingua di sabbia, vasta, tutta con accesso libero, con qualche discreto stabilimento balneare, molto elegante come quello in cui siamo noi. La zona privata occupa solo una piccola parte dell'arenile e tra le sdraio e il mare c'è una grande zona libera, non affollata, che permette un facile accesso al mare. E' affollata, oggi è sabato e sicuramente c'è più movimento, ma tutto è molto tranquillo e davvero ben organizzato.
Nel pomeriggio si alza un po' di vento. Alcuni bambini fanno volare simpatici aquiloni.
Noi passiamo dal bagno al libro, come consuetudine. Attirati dai suoni, ci mettiamo a seguire un torneo di beach volley. Si alternano ragazzi e ragazze molto bravi, tutto si svolge in modo molto simpatico, amichevole.
La spiaggia è piena di giovani che giocano, a pallavolo, con i racchettoni, a palla tamburello. Occupano diligentemente gran parte della spiaggia. In alcuni casi si montano la rete. E' bello vedere tanto movimento.
Lasciamo Marina di Ragusa e la nostra spiaggia prima che tramonti il sole.
Ripercorriamo la ciclabile e il tratto di strada che ci separa da Punta Secca.
Il sole del tardo pomeriggio illumina piacevoli scorci
...purtroppo siamo in bici... questo lo avrei saccheggiato... in una casa (almeno nella mia..) le giare non sono mai troppe...😊
Tira giù, tira su, tira giù le bici dal porta bici del camper, ripristina il manubrio... si può commettere un PICCOLO errore... Sulla strada del ritorno chiediamo un'informazione ad un gruppo di signori seduti davanti ad un'officina per bici e uno di loro si rivolge a Guido dicendogli "Scusi, le posso dare un consiglio... sa ha la forcella al contrario..." Era anche un po' in imbarazzo...😂😂😂😂 .... e sinceramente anche Guido aveva avuto la sensazione che la bici non andasse proprio bene...
Quando ha detto al gruppo di signori che sua moglie (cioè io...) lo avrebbe preso in giro per il resto della sua vita, hanno risposto che ...SE LO MERITAVA... Pensavo di morire dal ridere...😃
Il faro di Capo Scalambri è la nostra meta. Ci dirigiamo al solito bar sotto la torre per l' appuntamento della sera.
Questo...
Torniamo al camper che ormai è scesa la sera e incontriamo Adriano, Laura e Vera, i nostri amici "Bisiachi" 😉. Il loro camper è davanti al nostro... Com'è piccola la Sicilia...
26 LUGLIO 2020
PUNTA SECCA
Oggi non ci siamo mossi da qui. Solite cose: colazione dopo l'arrivo di "BIIIIP.. PANEFOCACCEBRIOCHES...BIIIP...BIPBBIIIIIPP", mare, libro, bagno, libro ...
Per fortuna, sia io che Guido finiamo di leggere i nostri rispettivi romanzi, così ricominciamo a comunicare e ci accorgiamo pure che dividiamo la stessa spiaggia E LO STESSO CAMPER.
Nei numerosi bagni io mi adagio sulla ciambella (che da domani avrà bisogno di uno spazio tutto suo; certo non può essere messa in secondo piano rispetto alle cipolle) e Guido ogni tanto si aggrappa, mi mormora parole dolcissime, poi si lascia scivolare in mare simulando Di Caprio in Titanic 😂
I nostri amici ripartono con la loro sorridente bambina.
Arriva la sera. Aperitivo al nostro solito bar Torre Scalambri
Due passi nell'attesa che si liberi il nostro tavolo
La pizzeria è quella sulla spiaggia, a destra della casa del commissario, un posto da sogno..
Pizza e birra con le onde e una romantica luna a farci compagnia (il tavolo è proprio quello nell'angolo)
Ancora una passeggiata sotto al faro...
Fino al ristorante che pare sia quello della nota serie tv che qui ha condizionato positivamente un territorio abbandonato
Lasciandoci alle spalle la spiaggia, il mare e tanti ricordi, nella speranza di tornare presto in questo posto tutto siciliano, con le nostre bici torniamo al camper.
Ci limitiamo a vederlo da fuori dal momento che è chiuso per restauri.
Quello che ammiriamo è comunque davvero bello.
Anche le abitazioni di servizio, diroccate, qui hanno il loro fascino.
Proseguiamo per arrivare a Caltagirone, città patrimonio dell'Unesco, famosa per le sue ceramiche.
Il colpo d'occhio è incantevole.
Gironzolando per caratteristici vicoli di case ammassate...
...arriviamo alla Scalinata di Santa Maria del Monte e lì, casualmente, rincontriamo Adriano e Laura. Decidiamo di visitare insieme nel pomeriggio il convento dei Cappuccini.
Saliamo tutti i 142 ripidi scalini. Guido conta i passi, ogni dieci si cambia piede di carico...😀
Lungo la salita non mancano gli scorci caratteristici.
Arriviamo in cima. Anche la chiesa di Santa Maria del Monte è chiusa per restauro.
Da sopra la vista è particolare
Questo vicolo si fa sempre più stretto...
Dirigiamo ancora verso il Duomo
Entriamo e usciamo da numerosi negozi di ceramiche, alcuni davvero molto belli.
Scopriamo due storie. La prima quella delle PIGNE che qui sono simbolo di fertilità, eternità, gioia e tante belle cose.
La seconda per me è bellissima. Nei negozi sono riprodotte le teste di una fanciulla e di un Moro.
La storia è proprio particolare, la sento mia...
Lei una bellissima fanciulla, stava a casa e si occupava dei fiori del suo giardino. Lui un Moro che la vede, si innamora, la incanta, si amano follemente finché lui le dice che deve partire per tornare al suo paesello dove ha moglie e figli. Lei, "probabilmente" turbata, decide di tenerlo per sempre con sé. Gli taglia la testa, ne fa un bel vaso e ci coltiva i fiorellini che bagna con le sue lacrime. I fiori della fanciulla sono così belli che in paese tutti vogliono un vaso con quella forma (per fortuna hanno poi iniziato a farli in ceramica...)
...li avrei fotografati tutti, davvero uno più bello dell'altro.
Il pranzo alla galleria Sturzo
Poi un dolcetto in quella che pare sia la migliore pasticceria della zona.
Mi innamoro dei tavolini...
Con i nostri nuovi amici suoniamo al convento e ci apre padre Marcello, 92 anni, che ci fa da guida per tutto il tour.
Parla del convento come se ci vivesse dal terremoto del 1693, si capisce che è orgoglioso dei tesori della sua dimora. E di tesori ce ne sono molti: quadri della scuola di Caravaggio, un tabernacolo intarsiato, un reliquiario unico nel suo genere (praticamente una raccolta), una copia della sindone, statue in alabastro e altro.
Il pezzo più bello è però il presepe. In una cripta sotto la chiesa, hanno costruito un presepe che inizia con la cacciata dall'Eden di Adamo e Eva e poi segue i passi del vangelo, dall'Annunciazione all'ascensione. Fasci di luce illuminano i vari momenti, accompagnati da una voce che legge passi del Vangelo. Davvero suggestivo.
L'animazione termina con una serie di francescani e cappuccini in processione. Tra loro anche il nostro accompagnatore, quello con gli occhiali è infatti la nostra guida.
Arrivati all'area attrezzata ho conosciuto una sola persona, per caso... insomma, probabilmente parente anche con lei dal momento che è cugina di mio cugino. Domani indagheremo.
28 LUGLIO 2020
PORTO EMPEDOCLE - zona scalone
Notte movimentata, prima una lite tra due amanti con intervento della volante, poi schianto frontale tra due auto, poco distante dal nostro camper (che è in un'area attrezzata); tanto rumore, vetture distrutte, per fortuna niente di grave.
Quando, al mattino, apro gli occhi vedo solo questo...
Il camper è proprio sulla spiaggia, bella, lunga, con mare incantevole.
Oggi è nessun programma, solo mare, mare, mare. Si inizia un altro libro, questa volta, per entrambi, Cristina Rava con le indagini del Commissario Rebaudengo tra Liguria e Basso Piemonte.
In spiaggia incontriamo e stringiamo amicizia con Federica, la mia non cugina (cugina di mio cugino 😎) con la sua famiglia. Chiacchieriamo serenamente di tutto. Ci salutiamo per il pranzo, per incontrarci nuovamente, al tramonto, sotto lo scalone dei Turchi.
La spiaggia è davvero grande. Nel tardo pomeriggio, sazi di sole e di pagine, ci incamminiamo lungo il bagnasciuga per raggiungere la scala.
Camminiamo per circa mezz'ora e la passeggiata ci regala scorci particolari.
...e ingegnosi imprenditori che arrostiscono pannocchie.
Il fondale è basso, così, restando distante dalle recinzioni, cammino in mare, aggirando grandi banchi di Poseidonia (che non è un'alga, ma una pianta preziosissima) e vado a scattare qualche foto.
Lo scalone è comunque abbondantemente affollato. Molti, giovani e meno giovani, aggirano le barriere per andare a veder il tramonto o semplicemente per sostare sulla pietra bianca. Noi rispettiamo il divieto.
Le foto sono comunque belle.
Torniamo al camper, lasciandoci alle spalle questo spettacolo.
A pochi chilometri raggiungiamo Sciacca.
Parcheggiamo al porto e saliamo, saliamo, saliamo... fino alla piazza principale a strapiombo sul mare.
Amore a prima vista.
Passeggiando per il centro storico scopriamo edifici antichi, archi, portoni, terrazze e finestre che ci lasciano senza fiato. Ci infiliamo in tutti i cortili.
Saliamo fino al castello Luna per poi ridiscendere in centro.
Ci fermiamo in Corso Vittorio Emanuele per una granita e un gelato...
....e torniamo nella zona del porto tra casette graziose e vecchi magazzini diroccati.
La tappa successiva è il Sito Archeologico di Selinunte.
Dal momento che fa molto caldo e vorremmo passare ancora per Mazzara, scegliamo di girare l'area (che ha più zone distanti tra loro) con un trenino elettrico che ci lascia e ci riprende senza farci fretta. Sembrano Kart da golf, ben organizzati e ci risparmiano tempo e fiato.
Visitiamo subito il tempio dedicato a Giunone con le sue 38 colonne che nel 1960 sono state ricomposte donandoci questo spettacolare edificio.
Lo superiamo e saltelliamo tra le colonne del tempio di Atena e dell'enorme tempio che di Zeus (sembra fosse il doppio del Partenone di Atene)
Questi enormi blocchi di pietra venivano disegnati in una cava, scavati in modo circolare, estratti, trasportati per 12 chilometri e poi messi uno sull'altro "tipo Lego". Insomma, davvero un lavoraccio...
Con la nostra vettura raggiungiamo l'Acropoli che domina il mare. Una volta qui erano presenti due fiumi sui quali sorgevano i due porti della città.
Qui, tra perimetri di sassi che ci fanno capire come erano sistemate le abitazioni e le botteghe, svettano le 14 colonne di un tempio che doveva appartenere al culto di Apollo.
La sensazione è quella di essere ritornati in una città molto animata, affollata e ricca.
Tutti i vicoli sono decorati con ceramiche colorate (questa sotto rappresenta la storia della città).
Ferro battuto, loggioni, decori arabeggianti o barocchi.
Il portone del collegio dei Gesuiti è abbellito da maestosi Atlanti e stucchi incantevoli.
Curiosando e fotografando ci inoltriamo nella Casbah. In questo questo quartiere abita una grande comunità tunisina che ha trovato lavoro qui con la pesca o l'agricoltura.
I vicoli sono ordinati e puliti. Sulle parete sono delle case sono esposte alcune piastrelle colorate o con scritte che raccontano la storia del posto o semplicemente riportano una frase carina.
Con calma percorriamo i pochi chilometri che ci separano dalla nostra prossima sosta.
30 LUGLIO 2020
25 ANNI INSIEME... INCREDIBILE 😂
LIDO SIGNORINO - MARSALA - RISERVA NATURALE DELLO STAGNONE, SALINE
Allora, ore 1.51...ho caricato le foto, ma non ho la forza di scrivere, quindi vi toccherà aspettare. Intanto...
Sogni d'oro... 🐟🐟🐟
Eccomi, felice e pimpante.
Sveglia e mare. La spiaggia, a pochi metri da casa, dietro una duna, è lunga e davvero poco affollata.
L'acqua sembra quella di una piscina.
Nuotando con gli occhi aperti, sott'acqua, l'azzurro del cielo si confonde con quello del mare in toni sempre più chiari fino a diventare bianco come il fondale.
All'orizzonte appaiono le sagome delle isole Egadi.
Mentre facciamo il bagno in un posto con densità di bagnanti bassissima, sento una signora che illustra a un'amica il litorale. La "stoppo" e, dal momento che è chiaramente del posto, le chiedo consigli su dove andare a cena. Ci sembra affidabile... CIFFIDIDDIAMODILEI...
Oggi è il nostro anniversario di nozze, quelle d'argento, 25 ANNI INSIEME, INTENSAMENTE, SERENAMENTE, SICILIANAMENTE.... Insomma a noi piace trovare scuse per festeggiare, ma questa è davvero una bella situazione...💘
Per pranzo lasciamo, come ogni volta, la nostra postazione così... in pratica "occupazione abusiva di suolo pubblico con l'aggravante el ciambellone..", per tornare nel pomeriggio.
Il posto è davvero bello
Torniamo al camper nel tardo pomeriggio, il nostro mezzo è facilmente riconoscibile da alcuni dettagli non da poco.
Ci spostiamo a Marsala per due passi in centro prima della cena. Il ristorante è molto gettonato e la nostra prenotazione è alle 22.15.
Gironzoliamo per i vicoli di Marsala.
Entriamo da porta Garibaldi...vicoli...
...piazza della Repubblica...
...vicoli con locali tipici e assembramenti (parola nuova entrata nel mio vocabolario il 24 febbraio)..
...soliti stucchi....
...porta Nuova...
....palazzo Burgio di fronte a palazzo Fici (che avrei fotografato, ma il suo cortile ospita un bel ristorante).
Passiamo dal mercato del pesce, chiuso, ma sovraffollato di gatti 😸
Torniamo al camper, ci "facciamo belli per la cena" (operazione che 25 anni fa era sicuramente più semplice, almeno per me...😁) e dirigiamo alla Pescheria Parrinello.
La Pescheria è ubicata nell'ultimo magazzino Florio, da 100 anni utilizzata come ingrosso pesca, da uno rinomato ristorante.
Ci accoglie un locale affollato, pur rispettando tutte le norme covid, personale preparato e professionale e...
...una serie di vetrine che espongono MERCE UNICA....
E' la nostra serata:
gamberi rossi di Mazzara crudi, bruschette di ricci di mare, alici con burrata, tris di tartare, fusilloni con gambero rosso e salicorni (un'alga), tagliata di tonno con pomodorino e menta, polpo grigliato con mozzarella di bufale, conchiglia di ricotta con cioccolata e arancia candita, tiramisù al Marsala, una bottiglia di Colomba Bianca Cuvè e due bicchieri di Marsala con cantuccini (mi scuso col mio papà al quale so di aver dato un duro colpo al cuore con questo elenco...😇)
Lasciamo il locale per ultimi dopo aver stretto amicizia con tutto il personale. Il Maitre di sala ci coccola con descrizioni accurate e attenzioni fino a fine cena. Si chiama Riccardo, è portoghese e si emoziona parlando del suo paese.
Tutto supera le nostre aspettative, soprattutto se pensiamo come abbiamo avuto la soffiata sul ristorante.
La giornata indimenticabile, si conclude con un regalo unico! Grazie 💙💚
31 LUGLIO 2020
MARSALA - SALINE - ERICE - PIANA DI MACARI
Dormiamo nella riserva dello Stagnone e quando apriamo gli occhi, molto presto a causa del caldo, la prima cosa che vediamo è questa...
Iniziamo a gironzolare lungo la riserva e le saline tra Marsala e Trapani.
Ci infiliamo in ogni stradina, solo per curiosità, con arzigogolate manovre per tornare sui nostri passi (non sempre il camper facilita gli spostamenti, soprattutto quando si viaggia "a braccio"😊
Gli scorci sono unici
Ammassati qua e là cumuli di coppi, finalmente scopriamo che servono a coprire i mucchi di sale
E' uno dei posti già visitati nel 2005 che ci è rimasto nel cuore.
La visita vale la pena (la pena è il caldo che sta mettendo a dura prova anche due rocce come noi 😁)
Come al solito cerchiamo di conoscere ogni anfratto e di scoprire terrazzini, corsaletti, portoni che ci donano antiche emozioni.
Tutte le strade di Erice sono state rifatte con queste pietre bellissime che mal sopportano un sandalino piatto (a rischio frattura), più adatte a scarpe da suole sicure.
Un altro dettaglio che appaga i nostri occhi sono le grondaie, fatte in coppi (questa arricchita anche da cespuglio fiorito segno di grande siccità), che adornano le pareti delle case e spesso creano bizzarri disegni (tutto questo arzigogolare di parole è dovuto ad un notevole Nero d'Avola 😁😁)
Davvero, ne metto solo una piccola parte, ma ho fatto un sacco di foto.
La ragazza dipinge con mano sicura. Noi copriremmo tutto..
Ancora due passi nei giardino con la rocca
Qualche foto del panorama, unico
Seguendo la costa arriviamo alle pendici del monte Cofano...
...per raggiungere nel pomeriggio la piana di Macari.
...un bagno, qualche foto, le ultime pagine del libro e tutti questi scatti. Immagino così la savana..
Il nostro fidato compagno...
....e l'ennesimo tramonto da sogno 💛
1 AGOSTO 2020
PIANA DI MACARI - TONNARA DI SCOPELLO - MONREALE
Notte silenziosa, tranquilla, fresca.
Improvvisamente "BIIIIBIIIIIBIIIIIIIIII" un clacson, Guido spalanca gli occhi e esclama: "Cosa suona questo!" Poi...💡.... Pane e brioche. Si materializza, ormai è un mago, per tornare con due enormi cornetti stracolmi di crema di pistacchio.
Fuori dal camper il paesaggio ora è diurno.
Mare piatto, costa eccezionale
Valuto se, dopo la colazione, devo aspettare almeno quattro ore prima di fare il bagno... 😊
Restiamo a Macari, tra articoli di giornale, piani per i trasferimenti e bagni, fino a metà pomeriggio. Poi camper, doccia e via a Scopello.
Il nostro Tom (Tom) non conosce questa amena località e ogni volta che lo impostiamo cerca a lungo, dopodiché ci indica la strada di casa... Scopello...1936 chilometri (un giro alla Thelma e Louise 😂).
Lo raggiungiamo grazie alla mia inseparabile carta stradale.
Arriviamo alla Tonnara di Scopello poco prima delle 18. Il posto è davvero unico. Sovraffollato (alla faccia del Covid), ma dal momento che chiude alle 19 ormai abbastanza tranquillo.
Visitiamo la tonnara, poi bagno in un'acqua limpidalimpidalimpida.
Qui erano in grado di srotolare 800 metri di rete. La tonnara è stata chiusa nel 1987. All'interno arnesi per la pesca, per riparare le barche, una cappella, le reti e molto altro.
Mi rammarico di non avere un retino...
Lasciamo Scopello e una parte della riserva dello Zingaro per andare a dormire a Monreale.
Per la strada ammiriamo il solito tramonto.
La strada per arrivare da Castellammare del Golfo a Monreale è molto bella. Percorre una zona panoramica tra mare e montagna. Peccato che incontriamo un grande incendio proprio attaccato alla carreggiata che si espande verso l'alto e che la stessa strada, per chilometri, è invasa da spazzatura. Un disastro.
Monreale invece è bellissima. Una PIZZA IN PIAZZA e a nanna. Domani ci si alza presto.
Notte
2 AGOSTO 2020
MONREALE - ASPRA (che non conosce nessuno..) - CEFALU' - LAGHETTI DI TINDARI
Sveglia prestissimo dopo nottata difficile causa caldo. Questa notte davvero insopportabile.
Prestissimo perché qui le chiese, probabilmente per via del Covid è quasi impossibile visitarle. Sono spesso chiuse; perché è presto, perché è tardi, perché ora fa troppo caldo o è lunedì...
Questa, oggi che è domenica, apre dalle otto alle nove e trenta, poi due ore nel pomeriggio.
Stesso orario lo tengono i negozi, infatti non ho trovato un solo negozio aperto che non fosse di souvenir e anche quelli con il "lanternino".
Monreale è patrimonio dell'Unesco per l'arte Arabo-normanna. All'interno del Duomo oltre 6000 metri quadri di mosaici.
Il Cristo Pantocratore ha un volto lungo circa 4 metri e "un'apertura alare" di 7. Tanti i simbolismi.
Ci documentiamo più che possiamo su questa chiesa davvero unica nel suo genere. Un capolavoro.
Quindi ci spostiamo nel chiostro.
Anche qui i 4 alberi che appaiono nel giardino (fico, melograno, ulivo e palma) ricorrono nelle scritture e nel culto sia arabo che cattolico.
Le colonne sono intarsiate con tessere oro, nere, rosse e blu (terra, aria, fuoco e acqua)
I capitelli sono tutti diversi e questo, della donazione, uno dei più belli.
La fontana nel lato sud ovest pare che ringiovanisca di 10 anni chi si lava le mani nella sua acqua (ovviamente vale solo per le donne 😏).
Ovviamente ho colto l'occasione, chissà....
Tornando verso il camper incrociamo un giovane che lavora i mosaici. Ci racconta del suo particolare lavoro per poi spaziare in vari settori.
Scendendo verso Palermo incrociamo questo laboratorio di ceramica e... insomma ci siamo fermati per una pigna.... ora, oltre alle cipolle di Tropea e la ciambella per il mare, ci troviamo a non sapere dove mettere anche la pigna, la sua base, vasi, ciotole...
Il posto successivo è Aspra, sconosciuto paesello di pescatori dopo Bagheria.
Lo scopriamo solo perché siamo alla ricerca di acciughe sotto sale, in realtà è un gioiellino, popolato solo da siciliani, con qualche pescheria, tante taverne e molti gozzi colorati.
Arriviamo a Cefalù nel primo pomeriggio.
Non ho scritto che oggi la mia onorata macchina fotografica è "morta". Ahimè, lavora duramente, più volte mi sono domandata quanto potesse ancora durare. Acquistata in occasione del viaggio in Cina, già al ritorno aveva fatto un numero di foto spropositato.
Non la risparmio e la "maltratto". Borsa, sacca del mare, qualche colpo, insomma capisco se ora ha la spia dell'auto-focus accesa e non parte più.
Quindi fotografo col cellulare senza scendere nei dettagli.
Visita completa alla cattedrale. Anche qui ci accoglie un maestoso Cristo Pantocratore. Un enorme mosaico oro, rosso, blu che racchiude molti significati. Dalla posizione delle mani (simboleggiano la Trinità e la duplice natura umana e divina di Cristo), al libro dei Vangeli (aperto su una pagina di Giovanni in cui ricorda che Dio è luce), al colore delle vesti.
Ogni particolare è stato inserito con un fine specifico.
Saliamo sulle torri e riusciamo ad ammirare la Chiesa dall'alto.
Quindi un giro nel Chiostro, restaurato solo per metà, ma ugualmente suggestivo.
Anche qui i capitelli sono diversi tra loro e alcuni, come questo con la storia di Noè riprodotta sui quattro lati, ci colpisce in modo particolare.
Quando usciamo ci troviamo in mezzo ad un mare di gente. Oggi iniziano i festeggiamenti del Santissimo Salvatore, così mentre ci gustiamo una granita, assistiamo alla banda che suona, all'alza bandiera con il volto del Cristo Pantocratore, ai fuochi artificiali e ad una serie di colpi di cannone che fanno tremare tutta la piazza.
Ovviamente mi commuovo...
I vicoli del centro storico sono così vicini che le tende ombreggianti e il bucato steso sui terrazzi si mescolano con quelli dei terrazzi sopra, sotto e di fronte.
Arriviamo a Porta Pescara. Bello, bello, bello.
Raggiungiamo gli antichi lavatoi
Torniamo al camper e raggiungiamo i Laghetti di Tindari percorrendo una strada lungo il mare, purtroppo con vista Canadair. Qui gli incendi non si fermano.
3 AGOSTO 2020
LAGHETTI DI TINDARI
Dal vetro opposto un bosco di eucalipti. Questa foto è mia, infatti sto leggendo il giornale dopo il caffè....
Tutto ok finché un temporale che si abbatte su Sanremo, per qualche verso si abbatte anche qui. Il mio cane si spaventa, esce dal cancello, viene immediatamente caricato su un'auto che lo porta al canile. Io vengo avvisata da un sacco di persone (la foto del mio adorato viene condivisa 212 volte, anche dopo il ritrovamento...😉). Mi contatta il canile... Alle 10 è al canile, alle 11 a casa.
Dramma scongiurato, quindi laghetti nella Riserva Naturale orientata di Marinello.
Dal campeggio ai laghetti salmastri, la passeggiata è piacevole. Si cammina su sabbia "ghiaiosa" tra bassi arbusti.
Sopra di noi, domina il santuario di Tindari (già visitato nel 2005)
La spiaggia è immensa, l'acqua cristallina. Mi riprometto di comprare un braccialettino se passa il solito venditore ambulante...😁
Pochissima gente, qualche motoscafo. Anche qui dimostrano di non essere un granché come autisti. Due barche, dopo una serie di manovre fallite per accostarsi, si scontrano a pochi metri da riva.
Quando scende il sole torniamo al camper.
Cenetta sulla terrazza del campeggio in riva al mare e a nanna.
4 AGOSTO 2020
LAGHETTI DI TINDARI - STRETTO - ABBAZIA DI MONTECASSINO (migriamo verso nord)
Notte calda. Sveglia e via all' imbarco per il rientro. La strada è scorrevole fino alla super strada in ingresso a Messina dove una corsia è intasata di auto parcheggiate a causa del mercato settimanale 😂. Aiutooooo....
Come all'andata saliamo sul traghetto (adoro questa foto) e SALITACODAALBAR3ARANCINI2CANNOLI2CAFFE1americanoPIPIDICORSAESISCENDE. Cavolo! Questa attraversata è velocissima.
Questa foto, UNO SI' UNO NO, un domani sarà ricordata come oggi ricordo i mini-assegni. Un periodo particolare della nostra storia.
Circondati da autisti della domenica, riusciamo a raggiungere la SA - RC. Dopo qualche chilometro appare questo cartello. Tratto autostradale sotto sequestro.. Stiamo commettendo il reato di violazione di sigilli? Mah! Proseguiamo...
Il traffico verso nord è intenso solo vicino ai raccordi con altre autostrade.
Breve sosta in autogrill, giusto il tempo per vedere un grosso scooter fermarsi comodamente sul parcheggio disabili. Una coppia: lui col casco, lei con una bella testa di trecce al vento... Cerchiamo la telecamera nascosta, non è possibile 😄
Proseguendo troviamo, su un tratto a 3 corsie, un singolare cartello di "attenzione mucche"
Mucche??? Quella sembra una mucca... 😁
Per fortuna non ne troviamo, almeno in autostrada.
Cantiamo da Villa San Giovanni all'uscita di Cassino tutte le canzoni di una raccolta di cantautori italiani di Spotty. Io, quando non arrivo con la voce, "gracchio". Guido è abituato.
Arriviamo in un baleno a Cassino e poi, via verso il cucuzzolo della montagna dell'Abbazia.
Una serie di tornanti, su una strada che va a zig zag, ci porta in cima.
Il panorama è sempre più bello.
Alla fine la mucca la troviamo... per fortuna tiene scrupolosamente la destra e rispetta i limiti di velocità. Comunque una mucca solitaria, a fine giornata, ci rallegra non poco...
Ci piazziamo comodi nel parcheggio del complesso religioso e ..
Ecco, il giorno che abbiamo fatto la revisione al camper secondo me la tv faceva un rumore che non aveva mai fatto, secondo Guido era tutto regolare ("LAVITEE'STRETTABENISSIMO"). Insomma è crollata tutta la struttura 😂😂😂... . Il braccio della tv, a furia di ondeggiare, ha ceduto. La vite era davvero stretta... è scesa con tutto il resto...😁 . Per fortuna nessun danno.
Non è che ci sia mancata la tv, ma la nostra BRICOMANIA ci costringe a correre ai ripari. Appena parcheggiati ci mettiamo al lavoro. Io con la manina sottile tengo il dado, lui con la sua forza bruta stringe il bullone. Alla fine tg e un film carino con Kevin Costner, assieme ad una caponata di verdure e a due tranci di tonno fresco ai semi di sesamo, concludiamo "carinamente" questa giornata.
5 AGOSTO 2020
ABBAZIA DI MONTECASSINO - PORTO ERCOLE (Spiaggia della Feniglia)
Dormiamo serenamente nel parcheggione dell'Abbazia (che per i miei gusti ha troppe B, ne basterebbe una...) Siamo capitati qui solo perché Guido all'andata, mentre viaggiavamo verso la Sicilia, ha visto l'abbazia e ha espresso il desiderio di visitarla. Perché no?!
Il dislivello termico, dalla Sicilia, è davvero notevole.
Colazione e visita. Un quadrupede viene a controllare se va tutto bene.
Giocondo giretto e poi via, a quanto pare non trova traccia di acciughe sotto sale e cambia destinazione...😊
La nostra visita guidata è prevista per le 10.30. Ci avviamo con ampio anticipo.
L'abbazia è stata completamente ricostruita dopo un massiccio bombardamento delle forze alleate nel 1944, convinte che fosse una base tedesca. In realtà i tedeschi erano nelle colline circostanti e si sarebbero rifugiati tra le rovine solo dopo la distruzione.
L'abbazia fu la dimora ufficiale di San Benedetto da Norcia, seppellito al suo interno con la sorella Santa Scolastica.
La nostra guida ci alletta con dettagli storici, mistici, leggendari e sacri.
Ad esempio, pare che San Benedetto prima di morire abbia levato le braccia al cielo, sostenuto da due frati, come testimonia questa scultura nel punto dove sorgeva una cappella, distrutta e ora ricostruita in altra zona
E' tutto maestoso.
Nel chiostro la statua di Santa Scolastica con la colomba in mano
... e di San Benedetto, scultura recuperata tra le macerie e ricomposta.
Dal loggione una splendida vista
.. mi soffermo sul cimitero polacco (i soldati deceduti a Cassino erano di molte nazionalità diverse, tra cui un buon numero di polacchi, inglesi e del Commonwealth)
... e sul casolare tra i vigneti in cui hanno abitato i monaci durante la ricostruzione del complesso.
La parte sotterranea è ancora quella originale.
Dirigiamo verso la basilica. Gli scorci da fotografare non mancano.
Un portone in formelle di bronzo del 1100 ci permette di accedere all'interno della chiesa.
Dentro in tripudio di marmi (gli affreschi del soffitto sono andati perduti).
Sotto l'altare maggiore le spoglie di San Benedetto assieme a quelle della sua adorata sorella.
Nella zona sotto all'altare una cappella conserva alcuni mosaici originali, altri sono stati ricostruiti.
E' tutto davvero molto bello.
Finita la visita riprendiamo la via di casa.
Ripercorriamo i tornanti in discesa e poi via verso Orbetello.
Veramente l'idea era di passare dalle Marche dove abbiamo lasciato un pezzetto di cuore alcuni mesi fa (pre covi). Purtroppo il pensiero di passare una situazione autostradale peggiore dell'andata ci demoralizza e lasciamo perdere. Ci torneremo in un momento meno drammatico per le nostre strade.
Il traffico è intenso intorno a Roma, però alla fine raggiungiamo la nostra tranquilla destinazione.
La laguna di Orbetello al tramonto.
Organizziamo al meglio la nostra zona di sosta nell'area delle Miniere, ormai una meta sicura. Aperitivo, un cincin a tutti voi che leggete, un boccone accompagnato da un buon vino e a nanna.
6 AGOSTO 2020
RISERVA NATURALE E SPIAGGIA DELLA FENIGLIA
Diciamo che la mia sveglia non è male. La colazione a letto è ormai un diritto acquisito. Il giornale on line è la ciliegina....
Questa è anche la mia postazione serale quando appiccico foto e racconto stupidaggini in questo "diario di viaggio".
Con tranquillità raggiungiamo il varco 2 della riserva. Questa striscia di sabbia congiunge Porto Ercole a Ansedonia. E' recintata e super controllata.
Per accedere al mare ci sono 6 varchi. Noi oggi raggiungiamo il numero 2, facendo circa 5 chilometri in bici e uno a piedi per arrivare in spiaggia.
Purtroppo posso mostrare solo le foto, ma vorrei che tutti potessero godere del profumo di aghi di pino e del frastuono delle cicale.
Pedalare qui non affatica, è un piacere unico.
Sistemiamo le bici...
...e ci incamminiamo nel bosco.
Ed ecco il mare...
L'acqua, forse a causa del maltempo di questi giorni, è particolarmente fredda. Noi facciamo i soliti mille bagni tra una pagina e l'altra...
Il tempo cambia spesso. Sole, vento, calma piatta, nuvoloni, onde, mare piatto, sole sole.
Nel tardo pomeriggio conquisto una capanna 😉
Lasciamo il mare nel tardo pomeriggio. Doccetta, birretta e ultimi giorni di relax.
A domani
Gli uomini sono più paffuti delle donne.
Un bambino piccolo si allontana da riva per recuperare il suo pallone, che poi riuscirò a prendere io malgrado la corrente, mentre padre e madre osservano indifferenti.
Guido salva dalla deriva un ombrellone portato via dal vento e lo fissa saldamente. Le due proprietarie sembrano molto contente.
Le famiglie a inizio vacanza si distinguono da quelle che stanno per rientrare, dal colore.
Qualcuno è in versione ..schiena rossa ...ventre bianco bianco... Della serie....notte in bianco....
Verso le 17 lasciamo il nostro lido.
Tornati al camper la situazione che mi "stressa" maggiormente è cercare di piegare i nostri asciugamani del mare che, a causa dei numerosi bagni, si sono asciugati col salino e ora hanno la consistenza di una lastra di cartongesso..."impossibili da piegare"...rigidi.... una tavola 😂
Una doccia, poi ci facciamo tutti carini e, in bici, raggiungiamo il centro di Orbetello.
Per la strada notiamo un gabbiano che riesce a procacciarsi a cena.
Per noi è più facile..... Ristorante "Il pescatore", una cooperativa di pescatori che la sera, con la formula di una taverna, cucina il pescato fresco.
Pochi piatti (antipasti, primi e secondi), eccellenti e abbondanti. Tutto a base di pesce.
Il posto è preso d'assalto.
Causa covid il ristorante ha dismesso la sala principale, un ex magazzino, per allestire una serie di tendoni nella parte esterna. Tutto viene fatto in modo impeccabile, rispettando la normativa.
Ancora due passi per il centro, un gelato, una pedalata fino alla nostra area sotto le miniere della Feniglia e basta...
Facciamo finta di essere pronti per il rientro a casa...
Cosa aggiungere:
... per il nonno... Ad Agri in effetti producono un enorme quantitativo di acciughe, peccato che la domenica, malgrado molte pescherie aperte, non si trovino. Sempre che non si entri per caso in una gelateria e mentre si assaggia una granita ristoratrice non si facciano due chiacchiere con una famigliola che telefona a Salvatore... e insomma, di rifa o di rafa, riusciamo ad entrare in possesso dell'agognato bottino 😉 🐟🐟
PORTO ERCOLE praticamente SPIAGGIA DELLA FENIGLIA
Ci alziamo con calma e, con le nostre bici, ci inoltriamo nella Riserva Naturale della Duna della Feniglia.
E' un posto fantastico. Una lunga lingua di sabbia che divide il mare di Porto Ercole dalla laguna di Orbetello. La duna ha una fitta vegetazione di pini marittimi, sughere, ginepri e altri arbusti tipici della macchia mediterranea.
La fauna pare sia composta da daini, cinghiali, volpi o almeno è quello che dicono i numerosi cartelloni lungo i sentieri. Questi animali, sicuramente intelligenti, non si fanno vivi tra i turisti.
Invece è forte il rumore delle cicale che popolano il fitto bosco e che si "spengono" sulla spiaggia dove si sentono solo le voci, felici, dei bambini che giocano.
Si entra nella riserva solo a piedi o in bici. Ogni tanto un varco permette l'accesso alla lunga spiaggia naturale (circa 7 chilometri).
E' domenica e c'è molta gente. Questa lingua di sabbia mi piace sempre. Senza bagnanti è davvero selvaggia. Con le persone è particolare. Qui la gente usa i tronchi portati dalle mareggiate per fare improvvisate ma solide capanne dalle forme più bizzarre che durante le giornate di mare vengono personalizzate da mezzeri e ombrelloni colorati.
Noi lasciamo la spiaggia per ultimi e notiamo con piacere che le numerose persone che hanno vissuto, come noi, questo splendido posto, hanno lasciato tutto perfettamente pulito. Non si vede una carta, una bottiglia o anche solo una qualunque cosa rubata dalla brezza marina che ci ha accompagnato per tutta la giornata (e che aveva un conto aperto col nostro ombrellone...)
Costeggiando la laguna, con le luci delicate del tramonto, piano piano pedaliamo fino al camper.
20 LUGLIO 2020
PORTO ERCOLE - TROPEA...quella delle cipolle rosse...
Partiamo prestino e ci avviamo lungo la strada che, tra un buco e l'altro (che in camper significa un notevole sdleng sdleng di forchette e pentolini), ci permette di arrivare a prendere l'autostrada per Roma. Poi, a parte il traffico della circonvallazione, il viaggio scorre tranquillo.
Pranziamo in un'area vicino a Caserta, subito dopo aggiriamo il Vesuvio.
Ogni tanto qualche cantiere, ma poca roba e qualche cartello fuorviante...
Superiamo una serie di regioni: Toscana, Lazio, Campania, Basilicata e entriamo in Calabria.
La strada ci regala scorci particolari.
Man mano che ci avviciniamo a Tropea, la nostra meta, aumentano i negozi di cipolle lungo la strada. Cartelli accattivanti e quintali di trecce di cipolle invitano all'acquisto.
Arriviamo a destinazione nell'ora di punta dall'uscita dalle spiagge. C'è un mare di gente e fatichiamo a capire dove dobbiamo andare. Così chiamiamo l'area e la moglie di Ciccio, il gestore, ci invia un baldo giovane in moto che ci accompagna a destinazione.
...la signora ci prende abbondantemente "pu u culu" perché ci siamo persi nella metropoli di Tropea... Ma, a parte questo, sono tutti gentilissimi. L'area è tra il mare e lo scalone che porta nel centro del piccolo paese arroccato.
Dieci minuti dopo aver parcheggiato, siamo sulla spiaggia a fare il bagno (a gentile richiesta questo bagno è per "la Manu"...si accettano prenotazioni 😁). L'acqua è tiepida e subito profonda. Uno spettacolo!!!
Stromboli "sfumacchiante" fa capolino all'orizzonte.
Ceniamo sul mare, nel senso che il ristorante è una terrazza proprio sull'acqua. Non andrei più via.
Dopo, una bella passeggiata nel centro storico, molto affollato.
Raggiungiamo il Duomo
Ammiriamo una serie di antichi palazzi ricchi di decori, stucchi e terrazzini con ferri battuti che spesso sono tutti diversi tra loro.
Le terrazze del paese offrono incantevoli panorami sul mare.
Il resto domani... Buonanotte da Tropea
21 LUGLIO 2020
TROPEA ...tra mare e cipolle..
Notte silenziosa e tranquilla, senza zanzare, un po' calda.
Alle otto arriva il venditore di pane, alle nove il pesce fresco si piazza dietro di noi.
Comunque tutto simpatico e tranquillo.
L'area "Da Ciccio" è forse la più bella in cui sono stata. A 50 metri dal mare, a 20 dallo scalone che porta al centro storico. Servizi impeccabili,pulita, silenziosa, ombrosa.
Curata in ogni minimo dettaglio.
Bello, bello bello.
Sveglia comoda e poi solo mare. Questo era il programma e non ci perdiamo.
Raggiungiamo la fantastica spiaggia passando da qui...
Proprio sotto alla rocca una lunga striscia di sabbia ci coccola per tutto il giorno.
Bagno in acqua cristallina. Guido legge seguendo l'ombra dell'ombrellone. Io leggo scansando la stessa ombra. Ho scaricato "L'enigma della camera 622"sul kindle, malgrado avessi parecchi libri com me. Guido è in compagnia dei Florio e dei loro Leoni di Sicilia (scelta azzeccata.. e affascinante).
Alzo gli occhi e vedo questo... distesa sull'asciugamano... è solo una questione di punti di vista.
Bagno libro, bagno libro...
Poi doccia e su, in paese, per un piatto di prodotti tipici. Salumi, formaggi e vino corposo...anche troppo...
Un gelato da Nonna Rosa e si torna a casa.
Quando al supermercato vedrò delle cipolle rosse, ricorderò solo questo...
Domani ci aspetta la Sicilia
Notte a tutti
22 LUGLIO 2020
TROPEA - Spiaggia SANTO STEFANO (Pachino..come il pomodoro)
Sveglia...solo perché c'è lui, l'uomo della colazione. Io sono la "donna di Genova", quella che cantava Baccini... che legge il giornale, assaporando la colazione pronta
Si parte per la Sicilia e, dopo pochi chilometri, rischiamo di restare incastrati sotto un cavalcavia senza cartello che indica l'altezza. Il camper dietro di noi si ferma e... ecco arrivare il pronto intervento. Una Jeep del RPC di Reggio Calabria interviene prontamente e gentilmente a regolare la viabilità, dopodiché ci scorta fino a raggiungere la strada corretta, senza rischi. I due agenti oltre che educati, sono professionali e sorridenti.
Tropea, piccola, felice, bella, ben organizzata in tutto, ci stupisce anche in questa occasione.
Non resistiamo e, pur sapendo che ci impicceranno per tutto il viaggio, acquistiamo una treccia di cipolle, che fin da subito, non sappiamo dove mettere...
La strada è panoramica e suggestiva.
Arriviamo a Villa San Giovanni e in un attimo.. FACCIAMOILBIGLIETTTOCIMETTIAMOINCODASALIAMOSULTRAGHETTOSCENDIAMODALCAMPERFACCIAMOPIPIRISALIAMOSULCAMPERE... siamo in Sicilia 😊
Veramente io ho il tempo di acquistare un arancino e un cannolo che saranno aperitivo e dolce del nostro pranzo a base di pesce spada di Tropea con pomodorini del mio super orto.
A Messina entriamo subito in autostrada, superati da una mamma, su Mercedes classe A nera, con due figli tra i 10 e i 12 anni, entrambi senza cintura sul sedile anteriore al finestrino ... PROBABILMENTEPERNONFARLILITIGARE... Siamo sbalorditi.
Le auto sembrano telecomandate. Molti vanno come matti, si attaccano alle auto che li precedono, non hanno chiaro il significato di corsia di accelerazione...
La meta è la spiaggia di Calamosche nella Riserva Naturale di Vendicari, ma ci troviamo a percorrere un tratto di strada sterrato ad una sola corsia con le auto che tornano dal mare e non riescono proprio a smaterializzarsi. Probabilmente ci saremmo anche arrivati se un signore, con una Golf, superandoci da dietro, piano (per fortuna), non ci avesse picchiato dentro con lo specchietto lato passeggero. Risultato: noi una rigaccia nera sul montante posteriore, lui uno specchietto disintegrato.
...Noi eravamo fermi in uno spiazzo per permettere alle auto, che ci venivano incontro, di passare.
Cambio rotta. Spiaggia di San Lorenzo (Pachino)
Le correnti hanno portato via la sabbia e la meravigliosa spiaggia è ridotta a poca roba tra una serie di abitazioni costruite fino a ridosso del mare. Le recinzioni, alcune sospese nel vuoto per via dell'erosione marina, arrivano a pochi centimetri dall'acqua.
Però troviamo una zona dove le tartarughe Caretta Caretta hanno deposto le uova.
L'agricampeggio in cui sostiamo è molto accogliente. Il proprietario porta i bambini a fare i giri sul trattore. E' tutto molto familiare. Ci sono grandi tavoli e una zona barbecue.
Andando a fare la doccia Guido NOTA un camper NOTO. E' quello di Carlo e Patrizia, cugini friulani... Così incontriamo finalmente il famoso figlio di Patrizia, con moglie e figlia piccola piccola.
Sappiamo tutto di loro, da anni, ma non li abbiamo mai visti.
Laura, Adriano e Vera, giovani (soprattutto Vera), carini, amanti del camper e delle escursioni, curiosi, con la loro bimba stupenda. Insomma trascorriamo alcune piacevoli ore insieme, dopo cena.
Nel frattempo abbiamo trovato un posto per le cipolle... Almeno per la notte...
23 LUGLIO 2020
SAN LORENZO - MODICA - SCICLI (Vicata) - PUNTA SECCA
Eccomi, aggiungendo una bella dose di caffè e il Corriere della Sera on line, questa è la mia sveglia...non male... Granita alla mandorla e al pistacchio...
L'idea era di fare solo mare, invece è più forte di me, vorrei andare a Scicli... ma.. di strada c'è pure Modica, che ricordo bene, però un saltino...
Guido non è capace di dirmi di no, così, dopo aver salutato i nostri nuovi amici BISIACCHI (mi preme specificarlo perché ho avuto "ritorsioni parentali" dal momento che ieri ho scritto Friulani e.. in effetti sono Giuliani e il "Friuli Venezia Giulia" ESISTE!!! 😏😇) siamo partiti per una delle capitali del Barocco siciliano.
Avrei dovuto fotografare ogni scorcio, ogni terrazzino, ogni gatto adagiato all'ombra, ogni vaso, ogni persiana aperta o chiusa...
GIOIELLI DI PIETRA
Un numero di Meridiani, dedicato alla Sicilia, intitola così un articolo sul Barocco siciliano.
Il terremoto del 1693 rase al suolo la Sicilia sudorientale, la ricostruzione diede origine a questo stile che è davvero bellissimo, caratteristico...
(cioccolato e volti scolpiti mi fanno tornare in mente Maja e Atzechi visti anni addietro)
Raggiungiamo subito i Duomo di San Giorgio nella Modica Alta, la sua magnifica facciata e la particolare meridiana sul pavimento del transetto e che alle 12 indica pure il segno zodiacale grazie ad un piccolo foro su un muro.
Poi, vista l'ora consona (mezzogiorno di fuoco), decidiamo di raggiunger il Pizzo belvedere...😉
Il retro della facciata ha un orologio e altri dettagli.
Poi iniziamo con i Palazzi storici. Questo è palazzo Napolino.
Arriviamo al Pizzo alle 13. Mi lamento, ma in realtà, i vicoli meravigliosi che abbiamo affrontato in salita per ammirare questo panorama mozzafiato, erano ventilati e così ricchi di scorci che la passeggiata non è stata affatto impegnativa.
Torniamo al Duomo, sempre col naso per aria a cercare chi sorregge il loggione successivo.
Ci fermiamo per uno spuntino al Bar al Duomo, i gestori gentilissimi, ci coccolano e ci saziano.
Quindi scendiamo a Modica Bassa, in un tripudio di bouganvillea rosa, viola e fuxia.
"Giù" incontriamo Palazzo Tedeschi..
..la chiesa di San Pietro con i 12 apostoli sullo scalone..
Ancora qualche giretto tra i vicoli bianchi di Modica e ci spostiamo nella vicina Scicli.
Anche Scicli è patrimonio Unesco. E' piccola, un gioiellino.
Anche qui il Barocco ci riempie gli occhi con volti severi o "beffardi" che impreziosiscono o alleggeriscono le facciate dei palazzi storici.
Piazza Italia, la piazza principale, offre notevoli esempi.
Quattro passi e arriviamo alla chiesa di San Bartolomeo che custodisce al suo interno un enorme presepe antico con statue napoletane in legno di tiglio.
Torniamo verso il centro per ammirare il palazzo Beneventano, forse il più bello di tutta la Sicilia,
Figure fantastiche, "mascheroni" , stemmi e stucchi lo arricchiscono in modo unico.
Giriamo l'angolo e inizia Via Mormino Penna, dove l'edificio principale è il Municipio, ex convento, sede del commissariato di Vigata nella fortunata serie del mitico Commissario Montalbano.
Non ci lasciamo sfuggire l'occasione ed entriamo a visitare..
...l'ufficio del nostro Commissario dai "cabasisi rotanti"...
... e quello del Sindaco che in realtà accoglie nella fiction il questore di Montelusa.
La zona del Commissariato ormai è solo un piccolo set televisivo e non più utilizzata dagli uffici del protocollo del Comune di Scicli che si sono spostati altrove. Alcune porte sono solo ad uso cinematografico. C'è pure il gabbiotto di Cattarella. Le porte dell'ufficio di Montalbano portano i segni delle sue sortite.
Pare che il Sindaco di Scicli utilizzi proprio in casi estremi il suo ufficio ritagliandosi spazi in altre scrivanie, pur di non intaccare la "scena"
Una passeggiata per finire di visitare il centro e ci dirigiamo, viaggiando tra alberi di carrubo, verso Punta Secca Capo Scalambri, un posto che ha segnato la nostra vita... ma questa è un'altra storia.
Il bagno al mare al tramonto conclude questa splendida giornata.
Notte a tutti 👹
24 LUGLIO 2020
PUNTA SECCA .... spiaggia (con giusto una puntatina al faro per l'aperitivo 😉)
Nel cuore della notte si sente un grido. "PANE E BRIOCHES!!!" Guido, come un automa, o meglio ancora, come il nostro gatto quando si muove il barattolo delle crocchette facendolo "rumoreggiare" (il famoso "rumoreggio" di crocchette che segue un'onda sonora chiara solo ai gatti..) si SMATERIALIZZA dal letto per tornare trionfante al camper con un sacchetto di pesantissime brioches (pesantissime a causa della farcitura che qui ha solo eccessi..)
Sono le nove del mattino, sinceramente pensavo prima...
Solite cose del mattino. Io faccio colazione e leggo il Corriere on line, se trovo articoli interessanti li leggo ad alta voce. Guido si occupa del resto 😊
L'agricampeggio Capo Scalambri è molto bello. Grandi pini marittimi ci tengono al fresco e all'ombra. Un facile accesso ci permette di raggiungere la spiaggia. E' molto ben attrezzato con numerosi punti servizio (docce, bagni e lavandini).
Ieri è stato lungo l'ingresso a causa delle norme Covid. Abbiamo dovuto fare, oltre alla registrazione su SiciliaSicura, anche tutta una serie di documentazioni e, anche i camper, qui, mantengono tra loro distanze che ci sembrano perfino eccessive.
La spiaggia si presenta migliore di come l'abbiamo lasciata nel 2005, l'ultima volta che siamo stati qui. Le baracche di cemento di allora, oggi sono originali abitazioni che si adattano al territorio.
I bagnanti sono soprattutto autoctoni. Molti bambini e ragazzi con pallone, educati e pure con "piedi buoni". Non sono una minaccia, anzi, rallegrano l'ambiente.
Numerosi anziani chiacchierano, comodamente seduti su grandi sedie, sotto l'ombrellone.
Ci ritroviamo, casualmente, con la coppia con la quale ieri abbiamo condiviso la visita al municipio di Scicli. Simpatici e carini. Chiacchierando del più e del meno, scopriamo che si sarebbero dovuti sposare a giugno e ora sarebbero dovuti essere in California in Honey Moon...
Nel frattempo sento mia mamma che mi rimprovera, pure lei, per aver usato la parola "friulani" (probabilmente questa notte mi apparirà in sogno la nonna Maria che mi darà il resto...). Mi scuso anche con lei e cancello dal mio vocabolario il Friuli, come ho già fatto col Molise (che non esiste...), d'ora in poi solo Venezia Giulia...😀
Questa "scultura" mi rallegra e mi ricorda che proprio qui con Guido abbiamo festeggiato i nostri 10 anni di matrimonio. Il 30 di questo mese saranno 25...💖
...alla statua di sabbia manca un fumetto..."CHE BELLA STORIA..."
Raggiungiamo la Torre. Ricordiamo solo una piccola gelateria. Ora il centro ha ristoranti, bar e qualche negoziato. E' molto intimo.
La famosa terrazza di Montalbano è presa di mira per le foto.
Noi prendiamo di mira anche il bar accanto e ci concediamo un ottimo aperitivo...
...ammirando un altro spettacolare tramonto sul mare
Uno dei miei ricordi qui va ad un pianto liberatorio, osservando i miei bambini che facevano il bagno, subito dopo aver deciso di accettare di entrare di ruolo alle scuole superiori. Lavoravo alle elementari; lasciavo una prima elementare di "dolci pulcini" e avevo deciso di lasciare tutto per intraprendere l'attività a cui avevo dedicato gran parte della mia vita. La scelta era stata solitaria e difficile, a distanza di 15 anni penso sia stata quella giusta...
Torniamo al camper dove ci aspettano i calamari
A domani
25 LUGLIO 2020
PUNTA SECCA - MARINA DI RAGUSA - PUNTA SECCA
Questa giornata inizia con una augurio speciale ai miei genitori che oggi festeggiano 56 anni di matrimonio 💖 Oggi tutti i brindisi saranno dedicati a loro... e noi beviamo..😍
Questa mattina Guido era prontissimo, credo abbia dormito con gli spiccioli nelle tasche del pigiama per essere pronto all'arrivo di "PANE E BRIOCHES".
Dopo colazione partiamo per Marina di Ragusa, sei chilometri di strada, panoramica, lungomare, con un ultimo tratto di ciclabile.
ON "BICH" TO THE BEACH...
L'obiettivo è raggiungere la spiaggia "LaOla" della sorella di Claudia, la giovane e simpatica collega di Guido che è di questa zona. Trascorriamo una giornata unica!
Appena arrivati un cameriere ci porta due Americani, gli diciamo che non abbiamo ordinato niente, controlla l'ordinazione perplesso, si allontana, ritorna sorridendo e ci dice "Ho letto il biglietto, sono per voi..." E non è una bella figura 😂 . Sono molto buoni, ridiamo come matti.
La spiaggia è molto bella, una lunga lingua di sabbia, vasta, tutta con accesso libero, con qualche discreto stabilimento balneare, molto elegante come quello in cui siamo noi. La zona privata occupa solo una piccola parte dell'arenile e tra le sdraio e il mare c'è una grande zona libera, non affollata, che permette un facile accesso al mare. E' affollata, oggi è sabato e sicuramente c'è più movimento, ma tutto è molto tranquillo e davvero ben organizzato.
Decidiamo di pranzare al ristorante. Claudia ci aveva fatto vedere delle foto di piatti di pesce che abbiamo sognato di notte fino ad oggi. Antipasti, una grigliata e una frittura. Due calici di vino bianco. Scelta azzeccata. E' tutto davvero molto buono e servito con gusto.
Nel pomeriggio si alza un po' di vento. Alcuni bambini fanno volare simpatici aquiloni.
Noi passiamo dal bagno al libro, come consuetudine. Attirati dai suoni, ci mettiamo a seguire un torneo di beach volley. Si alternano ragazzi e ragazze molto bravi, tutto si svolge in modo molto simpatico, amichevole.
La spiaggia è piena di giovani che giocano, a pallavolo, con i racchettoni, a palla tamburello. Occupano diligentemente gran parte della spiaggia. In alcuni casi si montano la rete. E' bello vedere tanto movimento.
Lasciamo Marina di Ragusa e la nostra spiaggia prima che tramonti il sole.
Ripercorriamo la ciclabile e il tratto di strada che ci separa da Punta Secca.
Il sole del tardo pomeriggio illumina piacevoli scorci
...purtroppo siamo in bici... questo lo avrei saccheggiato... in una casa (almeno nella mia..) le giare non sono mai troppe...😊
Tira giù, tira su, tira giù le bici dal porta bici del camper, ripristina il manubrio... si può commettere un PICCOLO errore... Sulla strada del ritorno chiediamo un'informazione ad un gruppo di signori seduti davanti ad un'officina per bici e uno di loro si rivolge a Guido dicendogli "Scusi, le posso dare un consiglio... sa ha la forcella al contrario..." Era anche un po' in imbarazzo...😂😂😂😂 .... e sinceramente anche Guido aveva avuto la sensazione che la bici non andasse proprio bene...
Quando ha detto al gruppo di signori che sua moglie (cioè io...) lo avrebbe preso in giro per il resto della sua vita, hanno risposto che ...SE LO MERITAVA... Pensavo di morire dal ridere...😃
Il faro di Capo Scalambri è la nostra meta. Ci dirigiamo al solito bar sotto la torre per l' appuntamento della sera.
Questo...
Torniamo al camper che ormai è scesa la sera e incontriamo Adriano, Laura e Vera, i nostri amici "Bisiachi" 😉. Il loro camper è davanti al nostro... Com'è piccola la Sicilia...
26 LUGLIO 2020
PUNTA SECCA
Oggi non ci siamo mossi da qui. Solite cose: colazione dopo l'arrivo di "BIIIIP.. PANEFOCACCEBRIOCHES...BIIIP...BIPBBIIIIIPP", mare, libro, bagno, libro ...
Per fortuna, sia io che Guido finiamo di leggere i nostri rispettivi romanzi, così ricominciamo a comunicare e ci accorgiamo pure che dividiamo la stessa spiaggia E LO STESSO CAMPER.
Nei numerosi bagni io mi adagio sulla ciambella (che da domani avrà bisogno di uno spazio tutto suo; certo non può essere messa in secondo piano rispetto alle cipolle) e Guido ogni tanto si aggrappa, mi mormora parole dolcissime, poi si lascia scivolare in mare simulando Di Caprio in Titanic 😂
I nostri amici ripartono con la loro sorridente bambina.
Arriva la sera. Aperitivo al nostro solito bar Torre Scalambri
Due passi nell'attesa che si liberi il nostro tavolo
La pizzeria è quella sulla spiaggia, a destra della casa del commissario, un posto da sogno..
Pizza e birra con le onde e una romantica luna a farci compagnia (il tavolo è proprio quello nell'angolo)
Ancora una passeggiata sotto al faro...
Fino al ristorante che pare sia quello della nota serie tv che qui ha condizionato positivamente un territorio abbandonato
Lasciandoci alle spalle la spiaggia, il mare e tanti ricordi, nella speranza di tornare presto in questo posto tutto siciliano, con le nostre bici torniamo al camper.
Domani si riparte
27 LUGLIO 2020
PUNTA SECCA - DONNAFUGATA - CALTAGIRONE - SCALONE DEI TURCHI
Sveglia presto, colazione. Il proprietario dell'agri-campeggio ci ha preso in simpatia e prima di uscire ci regala un enorme sacchetto di pomodori pachino.
Seguendo pochi chilometri di strade, tutte delimitate da questi bianchi muretti a secco, arriviamo al castello di Donnafugata.
Ci limitiamo a vederlo da fuori dal momento che è chiuso per restauri.
Quello che ammiriamo è comunque davvero bello.
Anche le abitazioni di servizio, diroccate, qui hanno il loro fascino.
Proseguiamo per arrivare a Caltagirone, città patrimonio dell'Unesco, famosa per le sue ceramiche.
Il colpo d'occhio è incantevole.
Gironzolando per caratteristici vicoli di case ammassate...
...arriviamo alla Scalinata di Santa Maria del Monte e lì, casualmente, rincontriamo Adriano e Laura. Decidiamo di visitare insieme nel pomeriggio il convento dei Cappuccini.
Saliamo tutti i 142 ripidi scalini. Guido conta i passi, ogni dieci si cambia piede di carico...😀
Lungo la salita non mancano gli scorci caratteristici.
Arriviamo in cima. Anche la chiesa di Santa Maria del Monte è chiusa per restauro.
Da sopra la vista è particolare
Per tornare in centro, percorriamo vicoli e scalinate parallele alla scala di ceramica...
...e non mancano le opportunità di scatto.
Questo vicolo si fa sempre più stretto...
Dirigiamo ancora verso il Duomo
Entriamo e usciamo da numerosi negozi di ceramiche, alcuni davvero molto belli.
Scopriamo due storie. La prima quella delle PIGNE che qui sono simbolo di fertilità, eternità, gioia e tante belle cose.
La seconda per me è bellissima. Nei negozi sono riprodotte le teste di una fanciulla e di un Moro.
La storia è proprio particolare, la sento mia...
Lei una bellissima fanciulla, stava a casa e si occupava dei fiori del suo giardino. Lui un Moro che la vede, si innamora, la incanta, si amano follemente finché lui le dice che deve partire per tornare al suo paesello dove ha moglie e figli. Lei, "probabilmente" turbata, decide di tenerlo per sempre con sé. Gli taglia la testa, ne fa un bel vaso e ci coltiva i fiorellini che bagna con le sue lacrime. I fiori della fanciulla sono così belli che in paese tutti vogliono un vaso con quella forma (per fortuna hanno poi iniziato a farli in ceramica...)
...li avrei fotografati tutti, davvero uno più bello dell'altro.
Il pranzo alla galleria Sturzo
Poi un dolcetto in quella che pare sia la migliore pasticceria della zona.
Mi innamoro dei tavolini...
Con i nostri nuovi amici suoniamo al convento e ci apre padre Marcello, 92 anni, che ci fa da guida per tutto il tour.
Parla del convento come se ci vivesse dal terremoto del 1693, si capisce che è orgoglioso dei tesori della sua dimora. E di tesori ce ne sono molti: quadri della scuola di Caravaggio, un tabernacolo intarsiato, un reliquiario unico nel suo genere (praticamente una raccolta), una copia della sindone, statue in alabastro e altro.
Il pezzo più bello è però il presepe. In una cripta sotto la chiesa, hanno costruito un presepe che inizia con la cacciata dall'Eden di Adamo e Eva e poi segue i passi del vangelo, dall'Annunciazione all'ascensione. Fasci di luce illuminano i vari momenti, accompagnati da una voce che legge passi del Vangelo. Davvero suggestivo.
L'animazione termina con una serie di francescani e cappuccini in processione. Tra loro anche il nostro accompagnatore, quello con gli occhiali è infatti la nostra guida.
Di questa visita ricorderò sempre la personalità del Frate che ci spronava a seguirlo in una visita che avrebbe potuto non finire mai e la piccola Vera che ha passato gran parte della visita a fare pernacchie con la bocca (sta mettendo i destini...), con grande imbarazzo dei suoi genitori 😂...e non vado oltre...😂😂 (ma non abbiamo voluto condividere l'ascensore..).
Ci salutiamo e partiamo per la scala dei Turchi di Porto Empedocle.
La strada è scorrevole fino a Gela dove rimaniamo imbottigliati nel centro cittadino. Situazione comico-drammatica. Le macchine andavano tutte dapperttutto, senza una senso. "Voglio andare là?Vado!" Abbiamo visto cose incredibili, tra cui una paffuta fanciulla che ci ha superato sulla destra, in scooter, senza casco, ma pure senza targa!!! Siamo usciti da Gela "strabici".
Prima di arrivare a destinazione un lungo colorato tramonto e appena sceso il buio... la Valle dei Templi di Agrigento è apparsa come un miraggio.
Arrivati all'area attrezzata ho conosciuto una sola persona, per caso... insomma, probabilmente parente anche con lei dal momento che è cugina di mio cugino. Domani indagheremo.
28 LUGLIO 2020
PORTO EMPEDOCLE - zona scalone
Notte movimentata, prima una lite tra due amanti con intervento della volante, poi schianto frontale tra due auto, poco distante dal nostro camper (che è in un'area attrezzata); tanto rumore, vetture distrutte, per fortuna niente di grave.
Quando, al mattino, apro gli occhi vedo solo questo...
Il camper è proprio sulla spiaggia, bella, lunga, con mare incantevole.
Oggi è nessun programma, solo mare, mare, mare. Si inizia un altro libro, questa volta, per entrambi, Cristina Rava con le indagini del Commissario Rebaudengo tra Liguria e Basso Piemonte.
In spiaggia incontriamo e stringiamo amicizia con Federica, la mia non cugina (cugina di mio cugino 😎) con la sua famiglia. Chiacchieriamo serenamente di tutto. Ci salutiamo per il pranzo, per incontrarci nuovamente, al tramonto, sotto lo scalone dei Turchi.
La spiaggia è davvero grande. Nel tardo pomeriggio, sazi di sole e di pagine, ci incamminiamo lungo il bagnasciuga per raggiungere la scala.
Camminiamo per circa mezz'ora e la passeggiata ci regala scorci particolari.
...comprensivi di venditori di gelati...
...e ingegnosi imprenditori che arrostiscono pannocchie.
Arrivati alla scala dei Turchi, come sapevamo, troviamo tutto sotto sequestro. A causa di un rischio crolli è tutto sbarrato.
Il fondale è basso, così, restando distante dalle recinzioni, cammino in mare, aggirando grandi banchi di Poseidonia (che non è un'alga, ma una pianta preziosissima) e vado a scattare qualche foto.
Lo scalone è comunque abbondantemente affollato. Molti, giovani e meno giovani, aggirano le barriere per andare a veder il tramonto o semplicemente per sostare sulla pietra bianca. Noi rispettiamo il divieto.
Le foto sono comunque belle.
Torniamo al camper, lasciandoci alle spalle questo spettacolo.
29 LUGLIO 2020
PORTO EMPEDOCLE - SCIACCA (con Castello Incantato) - SELINUNTE - MAZZARA DEL VALLO - LIDO SIGNORINO
Partenza di primo mattino e mega colazione con brioche farcita di gelato al pistacchio (non metto la foto per decenza...). Prima tappa Castello Incantato, poco prima di Sciacca.
In pratica un certo Filippo Bentivegna ai primi del '900 lascia Sciacca per andare in America. Vive alcuni anni a New York e quindi torna al paese natio. Acquista questo podere e inizia a scolpire teste ovunque, teste che definisce i suoi sudditi, che alla sua morte sono circa 20.000. Comunque si faceva chiamare "Sua Eccellenza" anche dai comuni mortali; ne convengo che, come la maggior parte dei grandi artisti, non fosse proprio tutto "cimbrato".
In questo terreno, dove si ammirano ovunque teste tutte diverse tra loro, questo grande artista di Outsider Art, ha vissuto fino a tarda età.
Il posto merita una visita, è davvero unico nel suo genere.
A pochi chilometri raggiungiamo Sciacca.
Parcheggiamo al porto e saliamo, saliamo, saliamo... fino alla piazza principale a strapiombo sul mare.
Amore a prima vista.
I vicoli sono belli, puliti e affollati malgrado il caldo. Ogni casa offre lo spunto per una foto.
Passeggiando per il centro storico scopriamo edifici antichi, archi, portoni, terrazze e finestre che ci lasciano senza fiato. Ci infiliamo in tutti i cortili.
Saliamo fino al castello Luna per poi ridiscendere in centro.
Ci fermiamo in Corso Vittorio Emanuele per una granita e un gelato...
....e torniamo nella zona del porto tra casette graziose e vecchi magazzini diroccati.
La tappa successiva è il Sito Archeologico di Selinunte.
Dal momento che fa molto caldo e vorremmo passare ancora per Mazzara, scegliamo di girare l'area (che ha più zone distanti tra loro) con un trenino elettrico che ci lascia e ci riprende senza farci fretta. Sembrano Kart da golf, ben organizzati e ci risparmiano tempo e fiato.
Visitiamo subito il tempio dedicato a Giunone con le sue 38 colonne che nel 1960 sono state ricomposte donandoci questo spettacolare edificio.
Lo superiamo e saltelliamo tra le colonne del tempio di Atena e dell'enorme tempio che di Zeus (sembra fosse il doppio del Partenone di Atene)
Questi enormi blocchi di pietra venivano disegnati in una cava, scavati in modo circolare, estratti, trasportati per 12 chilometri e poi messi uno sull'altro "tipo Lego". Insomma, davvero un lavoraccio...
Con la nostra vettura raggiungiamo l'Acropoli che domina il mare. Una volta qui erano presenti due fiumi sui quali sorgevano i due porti della città.
Qui, tra perimetri di sassi che ci fanno capire come erano sistemate le abitazioni e le botteghe, svettano le 14 colonne di un tempio che doveva appartenere al culto di Apollo.
La sensazione è quella di essere ritornati in una città molto animata, affollata e ricca.
La tappa successiva... Mazzara del Vallo.
Ci arriviamo nel tardo pomeriggio quando il caldo inizia a darci un po' di tregua.
Lasciamo il camper al porto in un grande parcheggio dove un tunisino, gentilissimo, ci garantisce una vigilanza sicura (....aiuto...) e al quale lasciamo qualche spicciolo...
Anche questa città è incantevole. Piazza della Repubblica è uno splendido colpo d'occhio, con la Cattedrale e le colonne del Museo Diocesano.
Tutti i vicoli sono decorati con ceramiche colorate (questa sotto rappresenta la storia della città).
Ferro battuto, loggioni, decori arabeggianti o barocchi.
Il portone del collegio dei Gesuiti è abbellito da maestosi Atlanti e stucchi incantevoli.
Curiosando e fotografando ci inoltriamo nella Casbah. In questo questo quartiere abita una grande comunità tunisina che ha trovato lavoro qui con la pesca o l'agricoltura.
I vicoli sono ordinati e puliti. Sulle parete sono delle case sono esposte alcune piastrelle colorate o con scritte che raccontano la storia del posto o semplicemente riportano una frase carina.
Ci fermiamo a bere qualcosa lungo il canale dei pescatori, osservando i colori del giorno che termina.
Con calma percorriamo i pochi chilometri che ci separano dalla nostra prossima sosta.
30 LUGLIO 2020
25 ANNI INSIEME... INCREDIBILE 😂
LIDO SIGNORINO - MARSALA - RISERVA NATURALE DELLO STAGNONE, SALINE
Allora, ore 1.51...ho caricato le foto, ma non ho la forza di scrivere, quindi vi toccherà aspettare. Intanto...
Sogni d'oro... 🐟🐟🐟
Eccomi, felice e pimpante.
Sveglia e mare. La spiaggia, a pochi metri da casa, dietro una duna, è lunga e davvero poco affollata.
L'acqua sembra quella di una piscina.
Nuotando con gli occhi aperti, sott'acqua, l'azzurro del cielo si confonde con quello del mare in toni sempre più chiari fino a diventare bianco come il fondale.
All'orizzonte appaiono le sagome delle isole Egadi.
Mentre facciamo il bagno in un posto con densità di bagnanti bassissima, sento una signora che illustra a un'amica il litorale. La "stoppo" e, dal momento che è chiaramente del posto, le chiedo consigli su dove andare a cena. Ci sembra affidabile... CIFFIDIDDIAMODILEI...
Oggi è il nostro anniversario di nozze, quelle d'argento, 25 ANNI INSIEME, INTENSAMENTE, SERENAMENTE, SICILIANAMENTE.... Insomma a noi piace trovare scuse per festeggiare, ma questa è davvero una bella situazione...💘
Per pranzo lasciamo, come ogni volta, la nostra postazione così... in pratica "occupazione abusiva di suolo pubblico con l'aggravante el ciambellone..", per tornare nel pomeriggio.
Il posto è davvero bello
Torniamo al camper nel tardo pomeriggio, il nostro mezzo è facilmente riconoscibile da alcuni dettagli non da poco.
Ci spostiamo a Marsala per due passi in centro prima della cena. Il ristorante è molto gettonato e la nostra prenotazione è alle 22.15.
Gironzoliamo per i vicoli di Marsala.
Entriamo da porta Garibaldi...vicoli...
...piazza della Repubblica...
...vicoli con locali tipici e assembramenti (parola nuova entrata nel mio vocabolario il 24 febbraio)..
...soliti stucchi....
...porta Nuova...
....palazzo Burgio di fronte a palazzo Fici (che avrei fotografato, ma il suo cortile ospita un bel ristorante).
Passiamo dal mercato del pesce, chiuso, ma sovraffollato di gatti 😸
Torniamo al camper, ci "facciamo belli per la cena" (operazione che 25 anni fa era sicuramente più semplice, almeno per me...😁) e dirigiamo alla Pescheria Parrinello.
La Pescheria è ubicata nell'ultimo magazzino Florio, da 100 anni utilizzata come ingrosso pesca, da uno rinomato ristorante.
Ci accoglie un locale affollato, pur rispettando tutte le norme covid, personale preparato e professionale e...
...una serie di vetrine che espongono MERCE UNICA....
E' la nostra serata:
gamberi rossi di Mazzara crudi, bruschette di ricci di mare, alici con burrata, tris di tartare, fusilloni con gambero rosso e salicorni (un'alga), tagliata di tonno con pomodorino e menta, polpo grigliato con mozzarella di bufale, conchiglia di ricotta con cioccolata e arancia candita, tiramisù al Marsala, una bottiglia di Colomba Bianca Cuvè e due bicchieri di Marsala con cantuccini (mi scuso col mio papà al quale so di aver dato un duro colpo al cuore con questo elenco...😇)
Lasciamo il locale per ultimi dopo aver stretto amicizia con tutto il personale. Il Maitre di sala ci coccola con descrizioni accurate e attenzioni fino a fine cena. Si chiama Riccardo, è portoghese e si emoziona parlando del suo paese.
Tutto supera le nostre aspettative, soprattutto se pensiamo come abbiamo avuto la soffiata sul ristorante.
La giornata indimenticabile, si conclude con un regalo unico! Grazie 💙💚
31 LUGLIO 2020
MARSALA - SALINE - ERICE - PIANA DI MACARI
Dormiamo nella riserva dello Stagnone e quando apriamo gli occhi, molto presto a causa del caldo, la prima cosa che vediamo è questa...
Iniziamo a gironzolare lungo la riserva e le saline tra Marsala e Trapani.
Ci infiliamo in ogni stradina, solo per curiosità, con arzigogolate manovre per tornare sui nostri passi (non sempre il camper facilita gli spostamenti, soprattutto quando si viaggia "a braccio"😊
Ammassati qua e là cumuli di coppi, finalmente scopriamo che servono a coprire i mucchi di sale
Parentesi. Entrando in Trapani ne approfittiamo per collaudare il camper. Scaduto a marzo in pieno virus, non abbiamo più revisionato il mezzo. Decidiamo di farlo qui per evitare inutili spostamenti nella nostra zona. Mentre il ragazzo frena bruscamente, io, seduta al caldo, ne approfitto per aggiornarvi su quanto avvenuto ieri.
Puntiamo su Erice che raggiungiamo con la spettacolare funivia.
E' uno dei posti già visitati nel 2005 che ci è rimasto nel cuore.
La visita vale la pena (la pena è il caldo che sta mettendo a dura prova anche due rocce come noi 😁)
Come al solito cerchiamo di conoscere ogni anfratto e di scoprire terrazzini, corsaletti, portoni che ci donano antiche emozioni.
Tutte le strade di Erice sono state rifatte con queste pietre bellissime che mal sopportano un sandalino piatto (a rischio frattura), più adatte a scarpe da suole sicure.
Un altro dettaglio che appaga i nostri occhi sono le grondaie, fatte in coppi (questa arricchita anche da cespuglio fiorito segno di grande siccità), che adornano le pareti delle case e spesso creano bizzarri disegni (tutto questo arzigogolare di parole è dovuto ad un notevole Nero d'Avola 😁😁)
Davvero, ne metto solo una piccola parte, ma ho fatto un sacco di foto.
Torniamo in questo negozio per una targa speciale. Potremmo dire di essere venuti apposta. L'ultima era stata fatta 15 anni fa ed è in bella vista davanti alla nostra porta di casa (per chi ha avuto il piacere).
La ragazza dipinge con mano sicura. Noi copriremmo tutto..
Ancora due passi nei giardino con la rocca
Qualche foto del panorama, unico
E con la funivia, ballonzolante per il vento, ammirando le isole Egadi, discendiamo a Trapani.
Seguendo la costa arriviamo alle pendici del monte Cofano...
...per raggiungere nel pomeriggio la piana di Macari.
...un bagno, qualche foto, le ultime pagine del libro e tutti questi scatti. Immagino così la savana..
Il nostro fidato compagno...
....e l'ennesimo tramonto da sogno 💛
1 AGOSTO 2020
PIANA DI MACARI - TONNARA DI SCOPELLO - MONREALE
Notte silenziosa, tranquilla, fresca.
Improvvisamente "BIIIIBIIIIIBIIIIIIIIII" un clacson, Guido spalanca gli occhi e esclama: "Cosa suona questo!" Poi...💡.... Pane e brioche. Si materializza, ormai è un mago, per tornare con due enormi cornetti stracolmi di crema di pistacchio.
Fuori dal camper il paesaggio ora è diurno.
Mare piatto, costa eccezionale
Valuto se, dopo la colazione, devo aspettare almeno quattro ore prima di fare il bagno... 😊
Restiamo a Macari, tra articoli di giornale, piani per i trasferimenti e bagni, fino a metà pomeriggio. Poi camper, doccia e via a Scopello.
Il nostro Tom (Tom) non conosce questa amena località e ogni volta che lo impostiamo cerca a lungo, dopodiché ci indica la strada di casa... Scopello...1936 chilometri (un giro alla Thelma e Louise 😂).
Lo raggiungiamo grazie alla mia inseparabile carta stradale.
Arriviamo alla Tonnara di Scopello poco prima delle 18. Il posto è davvero unico. Sovraffollato (alla faccia del Covid), ma dal momento che chiude alle 19 ormai abbastanza tranquillo.
Visitiamo la tonnara, poi bagno in un'acqua limpidalimpidalimpida.
Qui erano in grado di srotolare 800 metri di rete. La tonnara è stata chiusa nel 1987. All'interno arnesi per la pesca, per riparare le barche, una cappella, le reti e molto altro.
Nella tonnara affittano anche alloggi. Magari non ad agosto, ma deve essere molto bello affacciarsi ad una di queste finestre.
Mi rammarico di non avere un retino...
Lasciamo Scopello e una parte della riserva dello Zingaro per andare a dormire a Monreale.
Per la strada ammiriamo il solito tramonto.
La strada per arrivare da Castellammare del Golfo a Monreale è molto bella. Percorre una zona panoramica tra mare e montagna. Peccato che incontriamo un grande incendio proprio attaccato alla carreggiata che si espande verso l'alto e che la stessa strada, per chilometri, è invasa da spazzatura. Un disastro.
Monreale invece è bellissima. Una PIZZA IN PIAZZA e a nanna. Domani ci si alza presto.
Notte
2 AGOSTO 2020
MONREALE - ASPRA (che non conosce nessuno..) - CEFALU' - LAGHETTI DI TINDARI
Sveglia prestissimo dopo nottata difficile causa caldo. Questa notte davvero insopportabile.
Prestissimo perché qui le chiese, probabilmente per via del Covid è quasi impossibile visitarle. Sono spesso chiuse; perché è presto, perché è tardi, perché ora fa troppo caldo o è lunedì...
Questa, oggi che è domenica, apre dalle otto alle nove e trenta, poi due ore nel pomeriggio.
Stesso orario lo tengono i negozi, infatti non ho trovato un solo negozio aperto che non fosse di souvenir e anche quelli con il "lanternino".
Monreale è patrimonio dell'Unesco per l'arte Arabo-normanna. All'interno del Duomo oltre 6000 metri quadri di mosaici.
Il Cristo Pantocratore ha un volto lungo circa 4 metri e "un'apertura alare" di 7. Tanti i simbolismi.
Ci documentiamo più che possiamo su questa chiesa davvero unica nel suo genere. Un capolavoro.
Quindi ci spostiamo nel chiostro.
Anche qui i 4 alberi che appaiono nel giardino (fico, melograno, ulivo e palma) ricorrono nelle scritture e nel culto sia arabo che cattolico.
Le colonne sono intarsiate con tessere oro, nere, rosse e blu (terra, aria, fuoco e acqua)
I capitelli sono tutti diversi e questo, della donazione, uno dei più belli.
La fontana nel lato sud ovest pare che ringiovanisca di 10 anni chi si lava le mani nella sua acqua (ovviamente vale solo per le donne 😏).
Ovviamente ho colto l'occasione, chissà....
Tornando verso il camper incrociamo un giovane che lavora i mosaici. Ci racconta del suo particolare lavoro per poi spaziare in vari settori.
Scendendo verso Palermo incrociamo questo laboratorio di ceramica e... insomma ci siamo fermati per una pigna.... ora, oltre alle cipolle di Tropea e la ciambella per il mare, ci troviamo a non sapere dove mettere anche la pigna, la sua base, vasi, ciotole...
Il posto successivo è Aspra, sconosciuto paesello di pescatori dopo Bagheria.
Lo scopriamo solo perché siamo alla ricerca di acciughe sotto sale, in realtà è un gioiellino, popolato solo da siciliani, con qualche pescheria, tante taverne e molti gozzi colorati.
Arriviamo a Cefalù nel primo pomeriggio.
Non ho scritto che oggi la mia onorata macchina fotografica è "morta". Ahimè, lavora duramente, più volte mi sono domandata quanto potesse ancora durare. Acquistata in occasione del viaggio in Cina, già al ritorno aveva fatto un numero di foto spropositato.
Non la risparmio e la "maltratto". Borsa, sacca del mare, qualche colpo, insomma capisco se ora ha la spia dell'auto-focus accesa e non parte più.
Quindi fotografo col cellulare senza scendere nei dettagli.
Visita completa alla cattedrale. Anche qui ci accoglie un maestoso Cristo Pantocratore. Un enorme mosaico oro, rosso, blu che racchiude molti significati. Dalla posizione delle mani (simboleggiano la Trinità e la duplice natura umana e divina di Cristo), al libro dei Vangeli (aperto su una pagina di Giovanni in cui ricorda che Dio è luce), al colore delle vesti.
Ogni particolare è stato inserito con un fine specifico.
Saliamo sulle torri e riusciamo ad ammirare la Chiesa dall'alto.
Quindi un giro nel Chiostro, restaurato solo per metà, ma ugualmente suggestivo.
Anche qui i capitelli sono diversi tra loro e alcuni, come questo con la storia di Noè riprodotta sui quattro lati, ci colpisce in modo particolare.
Quando usciamo ci troviamo in mezzo ad un mare di gente. Oggi iniziano i festeggiamenti del Santissimo Salvatore, così mentre ci gustiamo una granita, assistiamo alla banda che suona, all'alza bandiera con il volto del Cristo Pantocratore, ai fuochi artificiali e ad una serie di colpi di cannone che fanno tremare tutta la piazza.
Ovviamente mi commuovo...
I vicoli del centro storico sono così vicini che le tende ombreggianti e il bucato steso sui terrazzi si mescolano con quelli dei terrazzi sopra, sotto e di fronte.
Arriviamo a Porta Pescara. Bello, bello, bello.
Raggiungiamo gli antichi lavatoi
Torniamo al camper e raggiungiamo i Laghetti di Tindari percorrendo una strada lungo il mare, purtroppo con vista Canadair. Qui gli incendi non si fermano.
3 AGOSTO 2020
LAGHETTI DI TINDARI
Sveglia con alba sul mare che si vede dal letto. La foto la fa Guido, io all'alba dormo e mi sveglio solo al rumore e al profumo della caffettiera .
Dal vetro opposto un bosco di eucalipti. Questa foto è mia, infatti sto leggendo il giornale dopo il caffè....
Tutto ok finché un temporale che si abbatte su Sanremo, per qualche verso si abbatte anche qui. Il mio cane si spaventa, esce dal cancello, viene immediatamente caricato su un'auto che lo porta al canile. Io vengo avvisata da un sacco di persone (la foto del mio adorato viene condivisa 212 volte, anche dopo il ritrovamento...😉). Mi contatta il canile... Alle 10 è al canile, alle 11 a casa.
Dramma scongiurato, quindi laghetti nella Riserva Naturale orientata di Marinello.
Dal campeggio ai laghetti salmastri, la passeggiata è piacevole. Si cammina su sabbia "ghiaiosa" tra bassi arbusti.
Sopra di noi, domina il santuario di Tindari (già visitato nel 2005)
Bagno libro, bagno libro...
La spiaggia è immensa, l'acqua cristallina. Mi riprometto di comprare un braccialettino se passa il solito venditore ambulante...😁
Pochissima gente, qualche motoscafo. Anche qui dimostrano di non essere un granché come autisti. Due barche, dopo una serie di manovre fallite per accostarsi, si scontrano a pochi metri da riva.
Quando scende il sole torniamo al camper.
Cenetta sulla terrazza del campeggio in riva al mare e a nanna.
Ci prepariamo ad affrontare la nostra ultima notte in Sicilia.
4 AGOSTO 2020
LAGHETTI DI TINDARI - STRETTO - ABBAZIA DI MONTECASSINO (migriamo verso nord)
Notte calda. Sveglia e via all' imbarco per il rientro. La strada è scorrevole fino alla super strada in ingresso a Messina dove una corsia è intasata di auto parcheggiate a causa del mercato settimanale 😂. Aiutooooo....
Come all'andata saliamo sul traghetto (adoro questa foto) e SALITACODAALBAR3ARANCINI2CANNOLI2CAFFE1americanoPIPIDICORSAESISCENDE. Cavolo! Questa attraversata è velocissima.
Questa foto, UNO SI' UNO NO, un domani sarà ricordata come oggi ricordo i mini-assegni. Un periodo particolare della nostra storia.
Circondati da autisti della domenica, riusciamo a raggiungere la SA - RC. Dopo qualche chilometro appare questo cartello. Tratto autostradale sotto sequestro.. Stiamo commettendo il reato di violazione di sigilli? Mah! Proseguiamo...
Il traffico verso nord è intenso solo vicino ai raccordi con altre autostrade.
Breve sosta in autogrill, giusto il tempo per vedere un grosso scooter fermarsi comodamente sul parcheggio disabili. Una coppia: lui col casco, lei con una bella testa di trecce al vento... Cerchiamo la telecamera nascosta, non è possibile 😄
Proseguendo troviamo, su un tratto a 3 corsie, un singolare cartello di "attenzione mucche"
Mucche??? Quella sembra una mucca... 😁
Per fortuna non ne troviamo, almeno in autostrada.
Cantiamo da Villa San Giovanni all'uscita di Cassino tutte le canzoni di una raccolta di cantautori italiani di Spotty. Io, quando non arrivo con la voce, "gracchio". Guido è abituato.
Arriviamo in un baleno a Cassino e poi, via verso il cucuzzolo della montagna dell'Abbazia.
Una serie di tornanti, su una strada che va a zig zag, ci porta in cima.
Il panorama è sempre più bello.
Alla fine la mucca la troviamo... per fortuna tiene scrupolosamente la destra e rispetta i limiti di velocità. Comunque una mucca solitaria, a fine giornata, ci rallegra non poco...
Ci piazziamo comodi nel parcheggio del complesso religioso e ..
Ecco, il giorno che abbiamo fatto la revisione al camper secondo me la tv faceva un rumore che non aveva mai fatto, secondo Guido era tutto regolare ("LAVITEE'STRETTABENISSIMO"). Insomma è crollata tutta la struttura 😂😂😂... . Il braccio della tv, a furia di ondeggiare, ha ceduto. La vite era davvero stretta... è scesa con tutto il resto...😁 . Per fortuna nessun danno.
Non è che ci sia mancata la tv, ma la nostra BRICOMANIA ci costringe a correre ai ripari. Appena parcheggiati ci mettiamo al lavoro. Io con la manina sottile tengo il dado, lui con la sua forza bruta stringe il bullone. Alla fine tg e un film carino con Kevin Costner, assieme ad una caponata di verdure e a due tranci di tonno fresco ai semi di sesamo, concludiamo "carinamente" questa giornata.
ABBAZIA DI MONTECASSINO - PORTO ERCOLE (Spiaggia della Feniglia)
Dormiamo serenamente nel parcheggione dell'Abbazia (che per i miei gusti ha troppe B, ne basterebbe una...) Siamo capitati qui solo perché Guido all'andata, mentre viaggiavamo verso la Sicilia, ha visto l'abbazia e ha espresso il desiderio di visitarla. Perché no?!
Il dislivello termico, dalla Sicilia, è davvero notevole.
Colazione e visita. Un quadrupede viene a controllare se va tutto bene.
Giocondo giretto e poi via, a quanto pare non trova traccia di acciughe sotto sale e cambia destinazione...😊
La nostra visita guidata è prevista per le 10.30. Ci avviamo con ampio anticipo.
L'abbazia è stata completamente ricostruita dopo un massiccio bombardamento delle forze alleate nel 1944, convinte che fosse una base tedesca. In realtà i tedeschi erano nelle colline circostanti e si sarebbero rifugiati tra le rovine solo dopo la distruzione.
L'abbazia fu la dimora ufficiale di San Benedetto da Norcia, seppellito al suo interno con la sorella Santa Scolastica.
La nostra guida ci alletta con dettagli storici, mistici, leggendari e sacri.
Ad esempio, pare che San Benedetto prima di morire abbia levato le braccia al cielo, sostenuto da due frati, come testimonia questa scultura nel punto dove sorgeva una cappella, distrutta e ora ricostruita in altra zona
E' tutto maestoso.
Nel chiostro la statua di Santa Scolastica con la colomba in mano
... e di San Benedetto, scultura recuperata tra le macerie e ricomposta.
Dal loggione una splendida vista
.. mi soffermo sul cimitero polacco (i soldati deceduti a Cassino erano di molte nazionalità diverse, tra cui un buon numero di polacchi, inglesi e del Commonwealth)
... e sul casolare tra i vigneti in cui hanno abitato i monaci durante la ricostruzione del complesso.
La parte sotterranea è ancora quella originale.
Dirigiamo verso la basilica. Gli scorci da fotografare non mancano.
Un portone in formelle di bronzo del 1100 ci permette di accedere all'interno della chiesa.
Dentro in tripudio di marmi (gli affreschi del soffitto sono andati perduti).
Sotto l'altare maggiore le spoglie di San Benedetto assieme a quelle della sua adorata sorella.
Nella zona sotto all'altare una cappella conserva alcuni mosaici originali, altri sono stati ricostruiti.
E' tutto davvero molto bello.
Finita la visita riprendiamo la via di casa.
Ripercorriamo i tornanti in discesa e poi via verso Orbetello.
Veramente l'idea era di passare dalle Marche dove abbiamo lasciato un pezzetto di cuore alcuni mesi fa (pre covi). Purtroppo il pensiero di passare una situazione autostradale peggiore dell'andata ci demoralizza e lasciamo perdere. Ci torneremo in un momento meno drammatico per le nostre strade.
Il traffico è intenso intorno a Roma, però alla fine raggiungiamo la nostra tranquilla destinazione.
La laguna di Orbetello al tramonto.
Organizziamo al meglio la nostra zona di sosta nell'area delle Miniere, ormai una meta sicura. Aperitivo, un cincin a tutti voi che leggete, un boccone accompagnato da un buon vino e a nanna.
6 AGOSTO 2020
RISERVA NATURALE E SPIAGGIA DELLA FENIGLIA
Diciamo che la mia sveglia non è male. La colazione a letto è ormai un diritto acquisito. Il giornale on line è la ciliegina....
Questa è anche la mia postazione serale quando appiccico foto e racconto stupidaggini in questo "diario di viaggio".
Con tranquillità raggiungiamo il varco 2 della riserva. Questa striscia di sabbia congiunge Porto Ercole a Ansedonia. E' recintata e super controllata.
Per accedere al mare ci sono 6 varchi. Noi oggi raggiungiamo il numero 2, facendo circa 5 chilometri in bici e uno a piedi per arrivare in spiaggia.
Purtroppo posso mostrare solo le foto, ma vorrei che tutti potessero godere del profumo di aghi di pino e del frastuono delle cicale.
Pedalare qui non affatica, è un piacere unico.
Sistemiamo le bici...
...e ci incamminiamo nel bosco.
Ed ecco il mare...
L'acqua, forse a causa del maltempo di questi giorni, è particolarmente fredda. Noi facciamo i soliti mille bagni tra una pagina e l'altra...
Il tempo cambia spesso. Sole, vento, calma piatta, nuvoloni, onde, mare piatto, sole sole.
Nel tardo pomeriggio conquisto una capanna 😉
Lasciamo il mare nel tardo pomeriggio. Doccetta, birretta e ultimi giorni di relax.
A domani
7 AGOSTO 2020
STESSA SPIAGGIA, STESSO MARE - LA FENIGLIA - ORBETELLO
Oggi mi sento un giornalista a fine luglio (nessuna nuova..ma qualcosa devo scrivere...)
Solite cose fino alla solita spiaggia. Oggi varco 4. Pochissima gente. Noi leggiamo, quasi stufi del solito tran tran. Osserviamo la gente...
Gli uomini sono più paffuti delle donne.
Un bambino piccolo si allontana da riva per recuperare il suo pallone, che poi riuscirò a prendere io malgrado la corrente, mentre padre e madre osservano indifferenti.
Guido salva dalla deriva un ombrellone portato via dal vento e lo fissa saldamente. Le due proprietarie sembrano molto contente.
Le famiglie a inizio vacanza si distinguono da quelle che stanno per rientrare, dal colore.
Qualcuno è in versione ..schiena rossa ...ventre bianco bianco... Della serie....notte in bianco....
Verso le 17 lasciamo il nostro lido.
Tornati al camper la situazione che mi "stressa" maggiormente è cercare di piegare i nostri asciugamani del mare che, a causa dei numerosi bagni, si sono asciugati col salino e ora hanno la consistenza di una lastra di cartongesso..."impossibili da piegare"...rigidi.... una tavola 😂
Una doccia, poi ci facciamo tutti carini e, in bici, raggiungiamo il centro di Orbetello.
Per la strada notiamo un gabbiano che riesce a procacciarsi a cena.
Per noi è più facile..... Ristorante "Il pescatore", una cooperativa di pescatori che la sera, con la formula di una taverna, cucina il pescato fresco.
Pochi piatti (antipasti, primi e secondi), eccellenti e abbondanti. Tutto a base di pesce.
Il posto è preso d'assalto.
Causa covid il ristorante ha dismesso la sala principale, un ex magazzino, per allestire una serie di tendoni nella parte esterna. Tutto viene fatto in modo impeccabile, rispettando la normativa.
Ceniamo e ammiriamo il nostro ultimo tramonto da vacanzieri. Questa volta sulla laguna.
Ancora due passi per il centro, un gelato, una pedalata fino alla nostra area sotto le miniere della Feniglia e basta...
Facciamo finta di essere pronti per il rientro a casa...
Cosa aggiungere:
... per il nonno... Ad Agri in effetti producono un enorme quantitativo di acciughe, peccato che la domenica, malgrado molte pescherie aperte, non si trovino. Sempre che non si entri per caso in una gelateria e mentre si assaggia una granita ristoratrice non si facciano due chiacchiere con una famigliola che telefona a Salvatore... e insomma, di rifa o di rafa, riusciamo ad entrare in possesso dell'agognato bottino 😉 🐟🐟
❤️
RispondiEliminaGrazie ❤️
RispondiEliminaSe avete bisogno vi possiamo suggerire un bravissimo manutentore!!!!!!!!! Si chiama Camperon di Stefano Revelli interventi camper e caravan a domicilio tel 3208889837. Ditegli che vi mandiamo noi 😘😘😘😘
RispondiEliminaConosciamo, il nostro mezzo lo mettiamo solo nelle sue mani 💚😊
Elimina