TRA PIOGGIA, CASTELLI e BORGHI DA SCOPRIRE
23 APRILE 2019
SANREMO - CREMONA - SONCINO
Nata come chiesa ortodossa, secondo gli storici medievali è la più antica della diocesi di Cremona ed era nata anche come punto di aggregazione per la popolazione.
Un altare custodisce una serie di reliquie particolari: la Sacra Spina, la Sacra Croce, la Sacra Mangiatoia e un Santo Chiodo (tutte con certificato di autenticità)
Con un torchio la nostra guida ci mostra come si stampava all'epoca. Passa un rullo con inchiostro sui caratteri, appoggia un foglio, pone il tutto sotto una pressa e ...ci regala il prodotto di questa macchina, la prima pagina della Bibbia ebraica stampata a Soncino nel 1488.
Costeggiamo il castello e torniamo al camper.
...Intanto ricomincia a piovere...
Ci spostiamo di pochi chilometri (con la pioggia) e andiamo a prendere un caffè nel piccolo centro di Orzinuovi (senza pioggia).
Il castello è un capolavoro. Proprio come quello che si immagina sotto assedio, con i cavalli e gli arcieri. Il maniero è del 1300. Intorno si è sviluppato un piccolo borgo medievale, quasi intatto.
Passando su un ponticello proviamo ad entrare, un cartello ci invita a suonare...
Ci accoglie una giovane che ci informa che è tardi per una visita e ci permette di fare alcune foto nella corte interna
Giriamo attorno al fossato per ammirare ogni angolo...
Il resto del borgo è popolato da numerose stalle e per la strada troviamo molti caseifici...peccato che sia prefestivo perché gli "spacci" ci fanno...gola..
Vagabondiamo per il paesello dove il tempo sembra che si sia fermato
Per raggiungerlo passiamo da Piazza 25 aprile, davanti al Duomo, dove la banda si sta organizzando per le celebrazioni della giornata di festa.
Un sentiero ci porta indietro nel tempo e ...al castello..
..che è immerso in uno splendido parco, circondato da mura perfettamente conservate o restaurate.
Superiamo il ponte levatoio...
Il Conte Gaetano Bonoris era un ricco banchiere appassionato di castelli che si innamorò della rocca e lo restaurò per farne la sua dimora. Single, ricco, il primo ad avere la macchina a Montichiari, viene ricordato come un benefattore...tranne da suo cugino, a quanto pare, a cui avrebbe lasciato solo il castello... (che ora appartiene al Comune di Montichiari)
Ogni parete, interna ed esterna, è affrescata
Tanti piccoli dettagli...
Quasi tutte le stanze possiedono un imponente caminetto decorato
Da un terrazzo ammiriamo i giardini all'italiana che ingentiliscono il maniero.
La stanza patronale è la più bella, forse...
Il conte aveva una passione per i castelli piemontesi e questa stanza ricorda quello della Manta.
La ricchezza dei materiali, delle decorazioni ad affresco e degli arredi è sorprendente.
Passando da una stanza all'altra con la nostra guida...
Arriviamo alla camera da letto del conte. Qui le pareti hanno decorazioni in oro..
Andiamo a visitare la Rocca, abbarbicata in cima alla collina, una fortezza tra le più estese della Lombardia.
Iniziamo con due passi intorno alla cinta muraria... non piove...
Dai camminamenti il panorama, mozzafiato, è a 360 gradi.
Usciti dalla Rocca andiamo alla Casa del Podestà. Entrambi gli edifici fanno parte della fondazione Ugo Da Como, che le ha recuperate, restaurate e valorizzate nel tempo.
La visita è guidata da una giovane e timida fanciulla, molto esauriente.
Lasciamo il complesso monumentale della fondazione
Un giro sotto la pioggia fino a Sirmione e, gironzolando per le campagne tra stradine che solo noi riusciamo, erroneamente..., a trovare...
Con moooolta calma ci svegliamo e leggiamo il giornale. Ogni tanto piove.
Non abbiamo davvero chiaro cosa fare.
Alla fine, armati di ombrello, usciamo a fare due passi per Valeggio. Il centro carino..
Boschi fitti di aceri, bossi e altre piante...
Edifici per la meditazione, la preghiera, il relax, il gioco..
Una meridiana che ci dice esattamente che ore sono... Basta aggiunger all'ora segnata dall'ombra 1 ora (quella legale) e 14 minuti (da tabella..)
La valle dei panini... Maledetto correttore.. DEI DAINI! . la fattoria, la vasca delle tartarughe....
Il giardino delle piante officinali...
Porte in pietra e archi in mattoni che permettevano l'accesso al bosco che diventava ancora più magico dopo averle varcate...
Il viale dei tronchi di smeraldo..
Il labirinto...
I giardini acquatici con vasche galleggianti ricche di variopinti tulipani..
Tulipani, tulipani, tulipani... Bianchi, gialli, rosa, rossi...fioriti, sfioriti, indietro...
...e tanti altri fiori..
La scelta si dimostra ottima.
SANREMO - CREMONA - SONCINO
Ci vogliamo solo togliere da casa per uscire dal solito tran tran. Dopo i bagordi pasquali, malgrado il tempo non giri a nostro favore, saliamo sul nostro Challenger e via...
Non abbiamo una meta precisa, ma sabato dobbiamo essere a Padova, quindi decidiamo di visitare quello che ci incuriosisce, senza troppa folla, nel tragitto... tanto la nostra splendida Italia, ci riserva sempre paesaggi che meritano...
Il viaggio inizia con 10 km di coda...dopo tre ore dalla partenza siamo ad Albenga 😕, ma non abbiamo fretta...cantiamo...chiacchieriamo
Nel pomeriggio, dopo chilometri di pioggia torrenziale, arriviamo a Cremona.
Un giro nel centro storico, piccolissimo e deserto!
E' tutto chiuso. Durante la nostra passeggiata non piove.
Arriviamo nella splendida piazza del Comune dove la facciata del Duomo e il Torrazzo, spiccano immensi.
Il Torrazzo è il simbolo di Cremona, è alto 112 m., il più alto d'Europa.
Il Torrazzo è il simbolo di Cremona, è alto 112 m., il più alto d'Europa.
Il colpo d'occhio col Battistero e la pioggia è davvero suggestivo.
Ancora due passi, qualche liutaio (Cremona è la capitale dei liutai) e qualche pasticceria storica.
Poi, ci infiliamo in un bel locale, Il gatto e la volpe, dove ci godiamo un ottimo aperitivo e tanta buona musica.
Ancora due passi, qualche liutaio (Cremona è la capitale dei liutai) e qualche pasticceria storica.
Poi, ci infiliamo in un bel locale, Il gatto e la volpe, dove ci godiamo un ottimo aperitivo e tanta buona musica.
Ripartiamo. Piove... ci sentiamo già parte del prossimo viaggio, tra pioggia e castelli.. pensiamo all'abbigliamento e all'organizzazione..ma è un'altra storia...
La sosta notturna la facciamo a Soncino, piccolo paese del Cremonese che ci accoglie col suo imponente castello, illuminato, perfetto.
24 APRILE 2019
SONCINO - PADERNELLO - MONTICHIARI
Intanto non piove!!!! Per oggi davano tuoni, fulmini e caracatonga, invece il cielo è sereno...
Castello, anzi, ROCCA SFORZESCA.
Bellissima.
Dei pannelli esplicativi ci illustrano storia e curiosità.
E' stato fatto costruire dal duca Galeazzo Maria Sforza nel 1473. Molto ben conservato e restaurato, ha una serie di ponti levatoi, una cinta di mura merlate, alcune torri quadrate e una circolare.
E' davvero magnifico.
cortile interno con pozzo
cucina
Camera del capitano
Proseguiamo per il piccolissimo centro storico, ricco di curiosità.
...intanto alcune splendide facciate... e le finestre...
Casa degli Azzanelli (facoltosa famiglia locale)
Entriamo nella chiesa di San Giacomo, fuori anonima, dentro bella. Nata come ricovero per i pellegrini diretti a Santiago.
Molto bella la facciata della Pieve di Santa Maria Assunta, con all'interno, oltre uno splendido cielo stellato, tante curiosità.
Nata come chiesa ortodossa, secondo gli storici medievali è la più antica della diocesi di Cremona ed era nata anche come punto di aggregazione per la popolazione.
Un altare custodisce una serie di reliquie particolari: la Sacra Spina, la Sacra Croce, la Sacra Mangiatoia e un Santo Chiodo (tutte con certificato di autenticità)
E poi questa Trinità con tre figure uguali, sullo stesso livello.
Questa era una rappresentazione ortodossa, solo dopo il concilio di Trento del 1583 troviamo la nuova rappresentazione con Padre, Figlio e Spirito Santo rappresentato da una colomba.
Proseguiamo nel piccolo borgo fino ad arrivare al museo della Stampa, dove un signore ci illustra la storia della famiglia "Spira" che qui a Soncino aveva aperto una tipografia a caratteri mobili; una rarità per l'epoca.
Con un torchio la nostra guida ci mostra come si stampava all'epoca. Passa un rullo con inchiostro sui caratteri, appoggia un foglio, pone il tutto sotto una pressa e ...ci regala il prodotto di questa macchina, la prima pagina della Bibbia ebraica stampata a Soncino nel 1488.
Costeggiamo il castello e torniamo al camper.
...Intanto ricomincia a piovere...
Ci spostiamo di pochi chilometri (con la pioggia) e andiamo a prendere un caffè nel piccolo centro di Orzinuovi (senza pioggia).
Ma la nostra prossima meta è Montichiari.
Però... lungo il tragitto (con la pioggia) troviamo un cartello che indica il Castello di Padernello e noi, curiosi come due scimmie e senza una meta precisa, decidiamo di andarlo a visitare..
E facciamo bene!!!
Il navigatore continua a non capire e esclama imperterrito... GIRA A DESTRA! GIRA A SINISTRA!
Percorriamo una strada stretta stretta con la speranza di non incontrare nessuno e ci troviamo qui (senza pioggia)...
Il castello è un capolavoro. Proprio come quello che si immagina sotto assedio, con i cavalli e gli arcieri. Il maniero è del 1300. Intorno si è sviluppato un piccolo borgo medievale, quasi intatto.
Passando su un ponticello proviamo ad entrare, un cartello ci invita a suonare...
Ci accoglie una giovane che ci informa che è tardi per una visita e ci permette di fare alcune foto nella corte interna
Il posto è così affascinante che a nostro avviso la giovane si smaterializza prima di farci uscire dal passaggio a lato del ponte levatoio (perfettamente funzionante)...
...Pare comunque che una bellissima dama ogni dieci anni riappaia alla ricerca di qualcuno a cui confidare il suo segreto...chissà..
Giriamo attorno al fossato per ammirare ogni angolo...
Il resto del borgo è popolato da numerose stalle e per la strada troviamo molti caseifici...peccato che sia prefestivo perché gli "spacci" ci fanno...gola..
Vagabondiamo per il paesello dove il tempo sembra che si sia fermato
..per poi riprendere la strada verso Montichiari (con la pioggia), con grande sollievo di Tom (Tom)
Domani (prevista pioggia) visiteremo un altro castello. Dovevamo solo fotografarlo, ma è prevista un'apertura straordinaria.
Quindi per ora ...buonanotte 💙
25 APRILE 2019
MONTICHIARI - LONATO - VALEGGIO SUL MINCIO
La giornata inizia con la visita al Castello Bonoris a Montichiari. Non piove...
Per raggiungerlo passiamo da Piazza 25 aprile, davanti al Duomo, dove la banda si sta organizzando per le celebrazioni della giornata di festa.
Un sentiero ci porta indietro nel tempo e ...al castello..
..che è immerso in uno splendido parco, circondato da mura perfettamente conservate o restaurate.
Superiamo il ponte levatoio...
Ed entriamo nel castello.
Fu costruito agli inizi del 1900 sui ruderi medievali di un maniero ed è uno degli esempi architettonici neogotici più importanti della Lombardia.
Il Conte Gaetano Bonoris era un ricco banchiere appassionato di castelli che si innamorò della rocca e lo restaurò per farne la sua dimora. Single, ricco, il primo ad avere la macchina a Montichiari, viene ricordato come un benefattore...tranne da suo cugino, a quanto pare, a cui avrebbe lasciato solo il castello... (che ora appartiene al Comune di Montichiari)
L'interno lascia a bocca aperta..
Ogni parete, interna ed esterna, è affrescata
Tanti piccoli dettagli...
Particolare del camino
Ogni dipinto, perfettamente conservato, ha particolari curiosi. In molte stanze le pitture sono caratterizzate da ritocchi in argento o in oro che le impreziosiscono e creano sfumature speciali.
Mi innamoro dei tre conigli e del loro gioco di orecchie...
Quasi tutte le stanze possiedono un imponente caminetto decorato
Da un terrazzo ammiriamo i giardini all'italiana che ingentiliscono il maniero.
La stanza patronale è la più bella, forse...
Il conte aveva una passione per i castelli piemontesi e questa stanza ricorda quello della Manta.
La ricchezza dei materiali, delle decorazioni ad affresco e degli arredi è sorprendente.
Passando da una stanza all'altra con la nostra guida...
Arriviamo alla camera da letto del conte. Qui le pareti hanno decorazioni in oro..
Poi la cappella ... incantevole...
Due passi per il parco, non piove... e via verso una nuova meta...
...ricomincia a piovere..☔☔
Seguendo il consiglio di Ester, che ha mandato un messaggio dettagliatissimo, raggiungiamo Lonato del Garda.
Altro borgo molto bello, forse più dall'alto della rocca che dal basso...
Andiamo a visitare la Rocca, abbarbicata in cima alla collina, una fortezza tra le più estese della Lombardia.
Iniziamo con due passi intorno alla cinta muraria... non piove...
Entriamo...
La fortezza venne utilizzata dalla repubblica di Venezia, nel quattrocento, come base militare
Gli spazi sono immensi, le merlature guelfe, perfette.
Dai camminamenti il panorama, mozzafiato, è a 360 gradi.
Lago di Garda
Alcuni scorci "supplicano una foto"!!!
Usciti dalla Rocca andiamo alla Casa del Podestà. Entrambi gli edifici fanno parte della fondazione Ugo Da Como, che le ha recuperate, restaurate e valorizzate nel tempo.
La visita è guidata da una giovane e timida fanciulla, molto esauriente.
In origine abitata dal Podestà, dopo aver cambiato destinazione d'uso nei secoli, è stata acquisita da Ugo Da Como che ne ha fatto una "casa-museo".
L'interno è composto da venti stanze ricche di , mobili, quadri, vasellame, oggetti di uso quotidiano, di gusto altoborghese. I pezzi sono frutto di donazioni o acquisti pregiati.
Purtroppo gli interni non si possono fotografare, peccato per gli enormi camini inseriti nelle sale solo per "bellezza", per lo scalone in marmo e archi di mattoni della biblioteca, per le sale e le cucine ricche di invidiabili collezioni di lumi ad olio o vasi da farmacia.
La biblioteca, straordinaria, raccoglie oltre 50.000 volumi. I volumi possono essere visionabili, con apposito permesso.
Mi tolgo lo sfizio di fotografare almeno il giardino.... piove..
Lasciamo il complesso monumentale della fondazione
Un giro sotto la pioggia fino a Sirmione e, gironzolando per le campagne tra stradine che solo noi riusciamo, erroneamente..., a trovare...
..costeggiando vigneti e agriturismi, arriviamo a Valeggio sul Mincio.
I programmi per domani:
- se non piove visitiamo Parco Sigurtà
- se piove visitiamo Vicenza
26 APRILE 2019
VALEGGIO SUL MINCIO con Parco Sicurtà - PADOVA
Con moooolta calma ci svegliamo e leggiamo il giornale. Ogni tanto piove.
Non abbiamo davvero chiaro cosa fare.
Alla fine, armati di ombrello, usciamo a fare due passi per Valeggio. Il centro carino..
Salendo per un sentiero raggiungiamo l'imponente Castello Scaligero. Ormai è un rudere, ma con un suo fascino.
Faceva parte di una serie di fortificazioni strategiche sulla valle del Mincio.
Seguendo un altro sentiero tra i boschi, scivoloso, sotto la pioggia, con un ombrello che basta appena per uno... felicemente raggiungiamo il Borghetto.
E' bellissimo. Atmosfera medievale, folla da stadio che non si capisce da dove sia arrivata dal momento che il posto è davvero un po' isolato. Una serie di edifici, per la maggiore destinati alla ristorazione, formano un ponte, come quelli di barche, ma in muratura.
Incantevoli.
Sempre passeggiando arriviamo al ponte Visconteo, suggestivo. Doveva diventare una sorta di grande diga che impediva l'arrivo dell'acqua a Mantova... illusi... infatti alla fine è rimasto solo un lungo ponte... carino nell'insieme..
Per il pomeriggio le previsioni sembra che volgano al meglio, quindi, armati di bici, dirigiamo verso il parco Sigurtà.
LE FOTO NON RENDONO NEMMENO UN POCHINO LA SENSAZIONE CHE SI PROVA NEL PARCO!!!!
Prati verdi, impeccabili, con distese di tulipani quasi al termine della fioritura, di ogni colore e macchie di aceri giapponesi...
Boschi fitti di aceri, bossi e altre piante...
Edifici per la meditazione, la preghiera, il relax, il gioco..
Una meridiana che ci dice esattamente che ore sono... Basta aggiunger all'ora segnata dall'ombra 1 ora (quella legale) e 14 minuti (da tabella..)
La valle dei panini... Maledetto correttore.. DEI DAINI! . la fattoria, la vasca delle tartarughe....
Il giardino delle piante officinali...
Porte in pietra e archi in mattoni che permettevano l'accesso al bosco che diventava ancora più magico dopo averle varcate...
Il viale dei tronchi di smeraldo..
Il labirinto...
I giardini acquatici con vasche galleggianti ricche di variopinti tulipani..
Panorami mozzafiato sulla valle del Mincio..
Tulipani, tulipani, tulipani... Bianchi, gialli, rosa, rossi...fioriti, sfioriti, indietro...
...e tanti altri fiori..
DAVVERO, LE FOTO NON RNDONO NEMMENO UN POCHINO.
Con le bici giriamo per tutto il pomeriggio cercando di riempirci il più possibile gli occhi. La sensazione è bellissima.
Il parco è discretamente affollato. Alcuni turisti si muovono con Golf cart, altri a piedi, altri come noi in bici.
Quando usciamo decidiamo di cenare in un agriturismo.
Dopo un'accurata ricerca decidiamo di andare al "Serraglio"
La scelta si dimostra ottima.
Cena e poi si riparte verso Padova con in sottofondo i Dire Straits che piacciono molto a Guido, ma anche a me.. Però, soprattutto dopo il Bardolino, mi mettono un po' di sonno...
A mezzanotte siamo arrivati.
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